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Ginevra chiama Laboratorio Nazionale del Gran Sasso

| La festa per il più grande acceleratore di particelle al Cern.

di Nicola Facciolini


Giovedì 22 marzo è una data storica per la fisica nucleare e sub-nucleare europea.

Al Laboratorio europeo di fisica del Cern di Ginevra, è stata celebrata ed inaugurata una tappa fondamentale nel cammino della conoscenza dei segreti dell’Universo. Con il raggiungimento dell’importante traguardo nel completamento del nuovo acceleratore di particelle LHC (Large Hadron Collider) e con la messa in posa definitiva e la riuscita dei test del magnete e del rivelatore di particelle CMS (Compact Muon Solenoid) nella caverna posta a cento metri di profondità e lunga 27 chilometri nel sottosuolo tra Ginevra e la Francia. Presenti i rappresentanti di 25 laboratori di fisica di altrettanti Paesi che collaborano alla realizzazione di CMS.

Per l’Italia era presente il presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il professor Roberto Petronzio. Durante la manifestazione hanno preso la parola il portavoce dell’esperimento CMS, Jim Virdee, e il direttore generale del Cern, Robert Aymar. Il magnete e il rivelatore CMS rappresentano con ATLAS e ALICE gli esperimenti più imponenti su cui è massicciamente impegnato l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Il nuovo acceleratore di particelle LHC inizierà la sua attività alla fine del 2007.

LHC è un rivelatore di particelle costruito con tre obiettivi principali: trovare il bosone di Higgs, la particella che dà massa alle altre particelle; indagare l’asimmetria tra materia e antimateria: ciò consentirebbe di spiegare perché viviamo in un Universo dove tutto ciò che conosciamo è fatto di materia e non di antimateria (o il contrario?); cercare conferme della supersimmetria, una delle teorie pensate dai fisici per risolvere alcuni dei problemi lasciati aperti dal Modello Standard, con cui gli scienziati descrivono l’Universo.

LHC è il più grande solenoide superconduttore al mondo; peso totale: 12.500 tonnellate; diametro massimo: 15 metri; lunghezza massima: 21,6 metri; campo magnetico: 4 Tesla, 100.000 volte più potente di quello terrestre. È stato costruito per rivelare con precisione i muoni: particelle con carica uguale a quella dell’elettrone e massa di 200 volte superiore. Dentro Lhc si scontreranno fasci di protoni. Questi fasci si incrociano 40 milioni di volte al secondo e, a ogni incrocio, avvengono in media 20 collisioni protone-protone. In totale avvengono 800 milioni di collisioni per secondo. Ci si aspetta di vedere Il bosone di Higgs una volta ogni 1013 (10.000.000.000.000) collisioni, quindi non più di una volta al giorno.

Al Cern di Ginevra viene generato il fascio di neutrini artificiali diretti al Laboratorio Nazionale del Gran Sasso dell’Infn, per lo studio della particella più elusiva dell’Universo.

25/03/2007





        
  



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