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Indagine occupazione e disocuppazione in Abruzzo

| Quasi 500 mila i lavoratori abruzzesi, soprattutto dipendenti nel settore dei servizi

di Luigina Pezzoli

Ammonta a 498mila il numero complessivo dei lavoratori nella nostra regione. Si tratta soprattutto di lavoratori dipendenti occupati nel comparto dei servizi (331mila), ma un buon andamento dell’occupazione si registra anche nel settore dell’industria abruzzese che vede impiegate ben 149mila unità. Meno incisivo ma comunque positivo il trend occupazionale registrato nel settore dell’agricoltura in cui trovano occupazione 18mila unità tra lavoratori dipendenti e indipendenti. Con un tasso occupazionale pari al 57,6% l’Abruzzo si avvicina dunque molto alla media italiana (58,4%) confermando quindi un incremento dell’occupazione nel corso del 2006 e un importante calo della disoccupazione.

Il buon andamento del mercato del lavoro abruzzese è infatti confermato dal tasso di disoccupazione (6,5%) che è appena inferiore alla media italiana (6,8%).Questi i principali risultati delle ultime rilevazioni Istat, i cui dati per l’Abruzzo sono stati elaborati dall’agenzia giornalistica dalla A alla V che mette inoltre in evidenza come il primato occupazionale sia detenuto dagli uomini (306mila contro 192mila femmine) e come il tasso di occupazione di queste ultime (44,7%), in Abruzzo, sia persino inferiore alla media italiana (46,3%).

Conseguentemente, la disoccupazione resta una piaga prevalentemente femminile: se in Abruzzo sono infatti 20mila le donne in cerca di lavoro con un’incidenza del 9,5%, sono 15mila gli uomini disoccupati che incidono per il 4,6% sul totale dei disoccupati di tutta la regione. In particolare, disaggregando il dato a livello provinciale, si evince che è Pescara ad indossare la maglia nera con un tasso di disoccupazione pari all’8,1% per un numero complessivo di 10mila persone in cerca di un impiego.

A seguire troviamo Teramo con un tasso del 6,5% per un totale ottomila disoccupati. Un tasso di disoccupazione che si avvicina al 6%, invece, nelle province di Chieti e L’Aquila dove i disoccupati sono rispettivamente diecimila settemila. L’Abruzzo mostra dunque una performance del mondo professionale che appare caratterizzata da un’inversione di tendenza rispetto all’andamento congiunturale negativo che ha caratterizzato gli ultimi anni. Un risultato per il quale ha sicuramente giovato l’efficacia delle politiche attive del lavoro adottate dai vari enti regionali che, in molti casi, hanno permesso una riqualificazione degli addetti attraverso appositi corsi di formazione.

23/03/2007





        
  



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