E’ una presa di posizione fortissima, e rispetto a qualcuno durissima quella del Segretario politico dei Democratici di Sinistra di Castel di Lama, Vincenzo Camela, alla vigilia del congresso di sezione che si terrà il prossimo 24 marzo, presso la sala consiliare del Comune.

“ Il primo punto e quello più importante all’ordine del giorno sarà la costruzione del Partito Democratico, con Castel di Lama che dovrà diventare il primo laboratorio politico del comprensorio che si impegnerà in questa direzione. Accelerare questo percorso e centrare presto l’obiettivo – spiega Camela – significa anche rilanciare non solo la strategia politica del partito e delle forze democratiche locali, ma anche l’azione amministrativa guidata da un sindaco del nostro partito. Se tuttavia dovesse mantenersi la situazione bloccata attuale, che non favorisce né gli obiettivi politici né quelli amministrativi, io non mi farò scrupolo di chiedere le dimissioni di qualcuno, nel corso del prossimo congresso comunale della Quercia.

Ognuno deve rispettare i ruoli e gli incarichi che gli competono, e non ostacolare lo sviluppo dei programmi generale già concordati. Se questo invece continuerà ad accadere, sarà necessario – chiarisce il Segreteria uscente dei DS – che qualcuno si sacrifichi per il bene del partito e della sinistra di Castel di Lama, oltre che per proseguire e attuare il programma elettorale che i cittadini hanno sostenuto e votato.”

Dopo aver chiarito quali saranno i temi e le richieste principali al congresso importantissimo del 24 marzo prossimo, Camela spiega anche la sua posizione attuale e quella eventuale futura : “Solo se le condizioni che ho appena illustrate verranno discusse e accettate, a partire dal Partito democratico e dalle scelte amministrative, io potrò valutare l’eventuale disponibilità a ricandidarmi alla guida del partito locale. Altrimenti no.

E questo anche perché – conclude il Segretario della Quercia –non è più possibile che venga accusato di non far funzionare la sezione o di non convocare assemblee degli iscritti, quando tutti sanno che ho inviato alla Federazione ascolana dei DS una formale lettera di autosospensione dall’incarico, per reali motivi di lavoro, già nel novembre scorso. Una lettera che la Federazione ha ignorato. Non è più possibile quindi andare avanti così, senza sciogliere i nodi che sono sul tappeto.”