Quel desiderio di sapere , di cercare, di vedere per amore del conoscere, sì chiama curiosità
Il collezionista è senz’altro curioso. Solo un occhio attento potrebbe riconoscere il collezionista intento o scovare al mercatino un pezzo mancante per la sua collezione e la storia dì tanti collezionisti “Maturi” che lo porta a fare partecipi anche gli altri dei “frutti della propria ‘ricerca’.

Spesso nel collezionista sembra prevalere l’orgoglio o la soddisfazione di avere ricostruito, magari sul filo labile dello ultime testimonianze di una generazione che ha chiuso il suo ciclo, capitoli inediti della nostra civiltà che meritano di essere raccontati.

Oggetti che testimoniano di mestieri estinti , di genialità misconosciuta che hanno introdotto piccole e grandi innovazioni, di impresa un tempo famose di cui si è ormai da tempo perso traccia emergono. spesso casualmente, da angoli di magazzino, cantine, solai e vecchi ripostigli.

Per fortuna ci penserà il mercatino a riportarli alla luce.
Aspetti di storia della tecnica e del costume, che altrimenti cadrebbero irrimediabilmente nell’oblio, tornano così a galla anche grazie all’opera dei collezionisti i quali forniscono spesso i pezzi mancanti dal puzzle dello storico.

In un’epoca di radicali mutamenti, dove il web sta cambiando sempre più radicalmente le nostre abitudini, il recupero del passato assume un valore culturale nel senso pieno del termine. Basti pensare all’attuale grande interesse per la ricostruzione dai musei aziendali attraverso il recupero degli archivi d’impresa

In questa scia si può leggere anche la recente storia dal design

Vi invitiamo tutti al mercatino di San Benedetto del Tronto

Gianni Brandozzi