La Compagnia del Saltarello Ascolano Alla 23 Edizione della Rassegna Nazionale della "Pasquella"
Ascoli Piceno | MONTECAROTTO - Si tratta della Prima del genere nelle Marche.

Pasquella a Montecarotto
Questa ormai “storica” manifestazione fondata sul recupero e sulla rivitalizzazione di una delle testimonianze vive della nostra comune cultura popolare, legata ai rituali di questua del solstizio d’inverno ed alle sue forme di propiziazione legate a credenze pre-cristiane ed antichi riti di fertilità, è curata dal Centro Tradizioni Popolari, con la collaborazione del Gruppo “La Macina”, della locale Pro-Loco, e con l’alto patrocinio della Regione Marche e della Provincia di Ancona, si svolgerà, come da tradizione, Sabato 6 Gennaio 2007 (Giorno dell’Epifania), con il consueto programma, che ormai si ripete da ben ventuno anni.
Gruppi di autentici portatori della tradizione, provenienti da tutte le Marche e da altre regioni italiane, arriveranno sin dalle otto del mattino, accolti e “presi in carico” da altrettanti accompagnatori locali e da loro “presentati” casa par casa, in tutte le zone della campagna e del paese di Montecarotto, dove porteranno, alla maniera di una volta, secondo l’antico rito, il canto augurale della Pasquella. La gente, come al solito, accoglierà con simpatia tutti i Gruppi, “ripagandoli” con generose offerte di denaro e soprattutto con abbondanti libagioni.
Così per tutta la mattinata, Montecarotto, sarà letteralmente inondato di musiche, di canti e di suoni, che renderanno ancora più magica e surreale, questa incredibile festa popolare di inizio anno.
Dopo la questua del mattino, i Gruppi presenti alla Rassegna, si ritroveranno in Piazza del Teatro, dove da mezzogiorno e trenta all’una (prima del pranzo comunitario di ringraziamento offerto a tutti gli “artisti” popolari e ai loro collaboratori, dall’Amministrazione Comunale) daranno vita al solito, spontaneo, gioioso “concerto popolare”, per la gioia di tutti i presenti.
Anche quest’anno la manifestazione, nel pomeriggio, presenta una grossa novità. Infatti dalle ore 16,00, nella splendida sede del Teatro Comunale, recentemente restaurato e riportato all’antico splendore di Teatro di tradizione, Gastone Pietrucci, coordinato da Giorgio Cellinese, presenterà: “La Pasquella a Teatro” (Rassegna di canti e danze della tradizione popolare) con la presenza e l’esibizione di tutti i Gruppi presenti alla Rassegna. Grande attesa per gli ascolani de La Compagnia del Saltarello Ascolano un gruppo, unico nel suo territorio per la mole di ricerca effettuata sul campo e per la presenza di autentici portatori di tradizione e al quale quest’anno è stato dedicato il manifesto della rassegna.
In uscita dal Teatro, dalle 16,00 alle 20,00, ci sarà l’Esibizione estemporanea dei gruppi tra la gente, in piena libertà, alla luce dei “fogarò” e riscaldati da caldarroste e “vin-brulè”. Questo momento comunitario e “libero” dei pasquellari darà modo al pubblico di poterli ascoltare nelle condizioni ideali, dal vivo, senza l’ausilio di nessuna amplificazione, in un’atmosfera molto serena, divertente e coinvolgente di festa e di musica di strada.
Attualmente, grazie a questa Rassegna ed al lavoro continuo e costante di Gastone Pietrucci e de La Macina sul territorio, assistiamo da alcuni anni, ad una nuova “rinascenza” del fenomeno ed al crescere e proliferare inevitabile, di iniziative, più o meno spontanee, per lo più imitative, più o meno valide, ma comunque attestante un certo interesse o perlomeno curiosità per il fenomeno.
Quindi davvero importante e meritoria questa Rassegna della Pasquella di Montecarotto, perché fa rivivere una tradizione, che altrimenti la civiltà tecnologica rischia di far dimenticare per sempre. L’appuntamento è anche un modo per ritrovarsi e rinnovare, anno dopo anno, legami di rapporti sociali e culturali condivisi. Un paese in musica, ricco di interessi e di suggestioni, che ogni anno coinvolge sempre più il pubblico, in una festa popolare, che per la “libertà” e la spontaneità con cui viene vissuta, si distingue nettamente dall’attuale sconfortante panorama di falsificazione e di massificazione operate sulla cultura tradizionale e sulla civiltà popolare.
La foto del Manifesto ufficiale della Rassegna è firmata da, Ennio Fileni e riproduce un cantore di Ascoli Piceno, Carlo Cruciani, durante la questua della “Pasquella” di Montecarotto del 2005..
Gruppi di autentici portatori della tradizione, provenienti da tutte le Marche e da altre regioni italiane, arriveranno sin dalle otto del mattino, accolti e “presi in carico” da altrettanti accompagnatori locali e da loro “presentati” casa par casa, in tutte le zone della campagna e del paese di Montecarotto, dove porteranno, alla maniera di una volta, secondo l’antico rito, il canto augurale della Pasquella. La gente, come al solito, accoglierà con simpatia tutti i Gruppi, “ripagandoli” con generose offerte di denaro e soprattutto con abbondanti libagioni.
Così per tutta la mattinata, Montecarotto, sarà letteralmente inondato di musiche, di canti e di suoni, che renderanno ancora più magica e surreale, questa incredibile festa popolare di inizio anno.
Dopo la questua del mattino, i Gruppi presenti alla Rassegna, si ritroveranno in Piazza del Teatro, dove da mezzogiorno e trenta all’una (prima del pranzo comunitario di ringraziamento offerto a tutti gli “artisti” popolari e ai loro collaboratori, dall’Amministrazione Comunale) daranno vita al solito, spontaneo, gioioso “concerto popolare”, per la gioia di tutti i presenti.
Anche quest’anno la manifestazione, nel pomeriggio, presenta una grossa novità. Infatti dalle ore 16,00, nella splendida sede del Teatro Comunale, recentemente restaurato e riportato all’antico splendore di Teatro di tradizione, Gastone Pietrucci, coordinato da Giorgio Cellinese, presenterà: “La Pasquella a Teatro” (Rassegna di canti e danze della tradizione popolare) con la presenza e l’esibizione di tutti i Gruppi presenti alla Rassegna. Grande attesa per gli ascolani de La Compagnia del Saltarello Ascolano un gruppo, unico nel suo territorio per la mole di ricerca effettuata sul campo e per la presenza di autentici portatori di tradizione e al quale quest’anno è stato dedicato il manifesto della rassegna.
In uscita dal Teatro, dalle 16,00 alle 20,00, ci sarà l’Esibizione estemporanea dei gruppi tra la gente, in piena libertà, alla luce dei “fogarò” e riscaldati da caldarroste e “vin-brulè”. Questo momento comunitario e “libero” dei pasquellari darà modo al pubblico di poterli ascoltare nelle condizioni ideali, dal vivo, senza l’ausilio di nessuna amplificazione, in un’atmosfera molto serena, divertente e coinvolgente di festa e di musica di strada.
Attualmente, grazie a questa Rassegna ed al lavoro continuo e costante di Gastone Pietrucci e de La Macina sul territorio, assistiamo da alcuni anni, ad una nuova “rinascenza” del fenomeno ed al crescere e proliferare inevitabile, di iniziative, più o meno spontanee, per lo più imitative, più o meno valide, ma comunque attestante un certo interesse o perlomeno curiosità per il fenomeno.
Quindi davvero importante e meritoria questa Rassegna della Pasquella di Montecarotto, perché fa rivivere una tradizione, che altrimenti la civiltà tecnologica rischia di far dimenticare per sempre. L’appuntamento è anche un modo per ritrovarsi e rinnovare, anno dopo anno, legami di rapporti sociali e culturali condivisi. Un paese in musica, ricco di interessi e di suggestioni, che ogni anno coinvolge sempre più il pubblico, in una festa popolare, che per la “libertà” e la spontaneità con cui viene vissuta, si distingue nettamente dall’attuale sconfortante panorama di falsificazione e di massificazione operate sulla cultura tradizionale e sulla civiltà popolare.
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02/01/2007
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