Cena degli auguri natazlizi: 3° omaggio alla Grande Cucina Teramana
| VAL VIBRATA - Nel corso della serata sarà presentato il libro Una ricca cucina povera...tra piazze e vicoli teramani di Roberto Pelillo
di Paride Travaglini
Terzo omaggio alla Grande Cucina Teramana con la Cena degli auguri natalizi organizzata dalla condotta Slow Food della Val Vibrata e Teramo per giovedì 14 dicembre 2006 all’Antico Cantinone di Teramo, nel cuore dell’antica Interamnia.
La serata Slow in programma a partire dalle 20.30 nel ristorante avviato dal più anziano ristoratore di Teramo, Elio Pompa (classe 1920), e oggi portato avanti con la stessa passione dal figlio Paolo, vede protagoniste preparazioni strettamente filologiche. Come le raffinate Mazzarelle teramane e le Scrippelle ‘mbosse in brodo di gallina. Degnamente rappresentata anche la cucina “povera” con i gustosi Pappicci di acqua e farina insaporiti con guanciale e pecorino. E la cucina delle feste con un caposaldo della cucina abruzzese, l’agnello cace e ove accompagnato da verde e tenera misticanza. Tutti i piatti sono realizzati con l’impiego dell’extravergine di oliva delle colline teramane e accompagnati a tavola dai pregiati vini contrassegnati dalla nuova Docg Colline teramane. Trionfo di dolcezza in chiusura coi tipici calcionetti ripieni di castagne, cioccolato e rum, le sfogliatelle con marmellata d’uva e i pepatelli con miele e mandorle.
Nel corso della serata sarà presentato il libro Una ricca cucina povera...tra piazze e vicoli teramani di Roberto Pelillo (edizioni Delta, Teramo). Quello di giovedì prossimo è il terzo appuntamento tematico promosso dalla condotta vibratiana guidata da Raffaele Grilli nell’arco di un mese e fa seguito alla serata gastronomica organizzata nel ristorante Delfina e Giovanni di Tortoreto Lido ( Il pesce azzurro della costa adriatica teramana) e da Zenobi ristoro di campagna a Colonnella (Brodi, zuppe e specialità neretesi).
La condotta Slow Food Teramo e Val Vibrata porta avanti così il progetto di salvaguardia e valorizzazione dell’originale patrimonio ambientale, artistico e di cultura materiale della provincia teramana lanciato già nel 1996 dal compianto avvocato Libero Masi, allora governatore di Slow Food Abruzzo, e da lui concretizzato con l’evento della Grande Panarda Abruzzese al Lingotto Fiere durante l’edizione 1998 del Salone torinese, poi ripetuta nell’edizione del 2000. Quest’anno con la Grande Panarda di 70 portate al Salone del Gusto, la condotta teramana ha rappresentato la Cucina della Costa, la Grande Cucina della Tradizione, la Cucina del Parco, la Cucina Borbonica e la Cucina cosiddetta Povera. “Per la varietà e raffinatezza di profumi e sapori che si sono evoluti fin dal Rinascimento pur restando fedeli alle origini, la cucina teramana vanta il primato assoluto in tutto l’Abruzzo e in Italia, e di conseguenza in tutto il mondo accanto alla cucina cinese” afferma con convinzione e senza tema di smentite il fiduciario Grilli.
Per la sezione teramana del movimento del buon vivere contraddistinto dalla chiocciola, il 2007 si aprirà con Sua maestà il Porco, protagonista assoluto della canonica serata del 17 gennaio in onore di Sant’Antonio Abate, affidato all’interpretazione dell’appassionato Gabriele Marrangoni, titolare del ristorante Borgo Spoltino a Mosciano Sant’Angelo. Info 340 3841870.
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13/12/2006
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