Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Bergman e la Sfinge

San Benedetto del Tronto | Il flauto magico, tuttora uno dei migliori film mozartiani di sempre

di Francesco Tranquilli


Die Zauberflöte, l’ultimo capolavoro teatrale di Mozart, è un’opera che vive sui forti contrasti. Sul piano tematico si scontrano il Buio e la Luce, l Femminile e il Maschile, il percorso esoterico di iniziazione a cui sono destinati i due giovani principi Pamino e Tamina e la carnale vitalità fanciullesca della coppia Papageno – Papagena. Sul piano musicale, oltre che fra canto e parlato, trattandosi di un Singspiel, c’è una netta, voluta contrapposizione fra la vocalità siderale della Regina e quella sepolcrale di Sarastro da un lato, e il canto piano, sillabico e “popolare” di Papageno.

Il film Trollflöten di Bergman, cantato in svedese, fu girato per la Tv svedese nel 1975, ricostruendo in studio parte del settecentesco Teatro di Corte di Drottningholm, che compare sotto titoli di testa. Riscrivendo radicalmente la drammaturgia di Schikaneder, Bergman si disfa con disinvoltura dell’ambientazione originaria in un Egitto mitico e idealizzato, il che comporta spostamenti dei numeri musicali, particolarmente quelli di Papageno, e anche tagli veri e propri, come quello del terzetto dove Sarastro annuncia a Tamino e Pamina che devono separarsi ancora.

Il Flauto Magico perde qui gran parte del suo simbolismo iniziatico, e scompare anche ogni riferimento a Iside e Osiride. I sacerdoti del Tempio della Saggezza assumono connotazioni più o meno cristiane, e nel testo compare addirittura una menzione esplicita delle “Sante Scritture” che la Regina vorrebbe distruggere.

La figura di Sarastro, in questa versione, perde qualunque ambiguità, diventando una specie di Babbo Natale; ma soprattutto nel film Sarastro è il padre naturale di Pamina, quindi l’ex-compagno (o marito) della Regina della Notte. Bergman ci racconta quindi la versione fiabesca di un dramma borghese, in quanto la storia si impernia su una figlia contesa fra padre e madre, a seguito di una crisi coniugale che si ricompone, chissà fino a quando, nella nuova unione dei due giovani.

“L’inizio della saggezza si trova in un vero Amore tra due persone”.
La chiave morale di questa rilettura bergmaniana sta in queste parole, che Sarastro rivolge ai suoi confratelli all’inizio del secondo tempo, mentre spiega perché vuole abdicare e lasciare il Regno alla nuova coppia – una volta che avranno superato le prove iniziatiche. E quando alla fine Pamino e Tamina saranno festeggiati come nuovi “Custodi del Principio”, un intenso scambio di sguardi passerà tra Sarastro e la Regina, padre e madre di Pamina, come a suggellare a distanza la sconfitta dell’una e la vittoria dell’altro. Una specie di riconferma della fiducia nell’Amore come elemento di conservazione dei valori e di crescita morale individuale e collettiva. Sembrerebbe banale, se non venisse dal regista europeo che, nella seconda metà del ‘900, ha descritto con la massima inquietudine morale e lucidità analitica la crisi della coppia borghese.

Non più il Flauto Magico di Mozart e Schikaneder, dunque, ma di Mozart e Bergman. La chiave della narrazione scenica è esplicitamente naïve, come vista - letteralmente - attraverso gli occhi dell’infanzia. Ogni cosa che possa anche lontanamente sembrare troppo “forte” per l’occhio infantile è eliminata. Monostatos non tenta di stuprare Pamina ma si limita a carezzarla pudico, la Regina non sprofonda agli Inferi ma assiste al matrimonio della figlia, seppure suo malgrado.

L’aspetto “infantile” della messa in scena è talmente deliberato da sfiorare più volte il kitsch: dal drago di gommapiuma panciuto e sputafuoco che vuol divorare Pamino, agli enormi animali di peluche placati dal suono del flauto, alla mongolfiera su cui si spostano i tre genietti. Solo ai bambini, alla loro inafferrabile capacità di mantenere insieme la serietà della finzione pur nella consapevolezza che “è solo un gioco”, sono destinati gli ammiccamenti alla finzione teatrale di cui il film è disseminato, da Papageno (il baritono Hagegård) che quasi manca l’entrata perché addormentato in camerino, al “backstage” dell’intervallo dove la Regina fuma una sigaretta, Sarastro studia il Parsifal, una giovanissima comparsa legge Paperino.

In questo film l’unico, allusivo riferimento all’Egitto, ma in senso figurato, rimane nello sguardo enigmatico da sfinge della bellissima bambina bionda (la figlia del regista) i cui primissimi piani punteggiano fin dall’Ouverture l’evolversi della storia. A volte gaia e sorridente, più spesso immobile, assorta, persa in una visione che va oltre quello che è mostrato, come solo i bambini sanno perdersi. Una piccola Monna Lisa bionda, dal sorriso vago e misterioso.
Il teatro è gioco, ci ricordano le sue improvvise illuminazioni di gioia, ma gioco serissimo, perché ci parla di noi stessi e ci fa capire chi siamo: e solo i bambini lo percepiscono con soprannaturale semplicità.

TROLLFLÖTEN (Il Flauto Magico), di Ingmar Bergman (Svezia 1975, 129’) con Josef Koestlinger (Pamino), Hakan Hagegård (Papageno), Irma Urrila (Pamina), Birgit Nordin (la Regina) sarà proiettato giovedì 14 dicembre prossimo al Teatro Calabresi nell’ambito delle celebrazioni mozartiane di “Pianeta Musica” ideate e coordinate da Rodolfo Dini

13/12/2006





        
  



2+2=

Altri articoli di...

Cultura e Spettacolo

04/04/2025
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
31/10/2022
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
27/10/2022
53 anni di Macerata Jazz (segue)
26/10/2022
Il recupero della memoria collettiva (segue)
26/10/2022
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
22/10/2022
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)

San Benedetto

04/04/2025
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
12/10/2022
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
10/06/2020
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
27/01/2020
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
25/01/2020
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
19/01/2020
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
13/01/2020
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
10/01/2020
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
ilq

Una serata di emozioni e scoperte

ASPIC Psicologia di San Benedetto del Tronto presenta il Centro Psiconutrizionale

Betto Liberati