Aids: non se ne parla più, ma cresce, anche nel Fermano
Fermo | In aumento i casi in tutta Italia; sempre meno coinvolti i tossicodipendenti, sempre di più donne ed eterosessuali; spesso è fatale una bravata senza precauzioni
Il prossimo primo dicembre sarà la giornata mondiale contro l'Aids. Una malattia di cui probabilmente si parla molto meno, rispetto a qualche anno fa, ma che non per questo può considerarsi debellata. I più recenti dati sul Fermano, parlano di numeri in crescita, sostanzialmente in linea con la media marchigiana e nazionale. L’andamento dei casi di AIDS in drammatica diminuzione dal 1996 al 2000, registra in effetti una stabilità per circa tre anni (2001,2002,2003), ed una tendenza all’aumento dal 2004, mentre ci si sarebbe aspettata una costante ed ulteriore diminuzione. Questo indica che l’epidemia è tutt’altro che spenta.
In ambito nazionale e locale la sopravvivenza delle persone malate è aumentata di almeno dieci anni si arriva più tardi alla diagnosi in sei casi su dieci si arriva all’AIDS conclamata senza essersi accorti della sieropositività. Sempre meno colpiti risultano i tossicodipendenti, mentre crescono i contagi per via sessuale tra gli omosessuali maschi (specie giovani) e gli eterosessuali. Cresce anche la percentuale delle donne colpite, come l'incidenza dei casi tra gli immigrati (dal 1993 al 2006 sono passati dall’ 1,7 al 18 %). In diminuzione costante, fortunatamente, il contagio nei bambini.
I dati epidemiologici del Reparto Malattie Infettive dell’Ospedale di Fermo mostrano questa tendenza, sovrapponibile ai dati nazionali: 163 il numero complessivo delle persone seguite (che si sono presentate regolarmente negli ultimi sei mesi. Altri 30 i contatti sporadici: totale 193) . Il 30% è rappresentato da donne, l'85% è in trattamento antiretrovirale; 25 i nuovi casi di sieropositivi arruolati nel 2006 (ed hanno contratto tutti l’infezione per via sessuale; metà sono donne); 4 le notifiche di nuovi casi di Aids. L'età media è di 44 anni. In 10 anni sono nati 35 bambini da madre sieropositiva e nessuno è risultato malato. Nel 2006 nessun decesso per AIDS (rispetto alla media di 1/anno dell’era della terapia antiretrovirale).
Ciò che preoccupa è il fatto che sembrano scomparse le campagne di informazione e prevenzione verso la malattia e si registra un altrettanto allarmante calo di attenzione sia da parte della società che delle stesse autorità. Vale allora la pena di riaccendere l'attenzione su un problema mai abbandonato, con il convegno che si terrà a Fermo nell'Aula Magna del Conservatorio/Università, a partire dalle 14.30, con alcuni importanti esperti del settore.
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27/11/2006
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