Alla fine un punto l’abbiamo rimediato. E’ stato un 1-1 sofferto,voluto a tutti i costi,strappato con le unghie e con i denti e tutto sommato meritato. Il tutto all’insegna del “famolo strano”.Insomma una giornata particolare. Strano e particolare il gol del vantaggio di Esposito, al 30°, per via di un’interpretazione “particolare” delle uscite alte da parte di Consigli.

Strano e particolare per via del gol del pareggio di Carlini:spettacolare,in mezza rovesciata, e allo stesso tempo da manuale segreto di Ugolotti. A pagina 23 si legge infatti:l’ala finta il cross, appoggia a sorpresa indietro al difensore, palla lunga sul palo più lontano di prima intenzione, difesa avversaria colta in contropiede ,l’attaccate deve battere al volo…rete.

Appunto famolo strano. Anche strano, particolare e da record della sfiga l’uscita per infortunio di Zammuto ( forse una frattura allo zigomo) che lascia la squadra in dieci nel momento più difficile della gara. Strano e spettacolare ( quasi miracoloso) il triplo intervento di Consigli, su una…mitraglia dell’attacco della Juve.

Strano e particolare nel finale della direzione arbitrale. La terna all’improvviso diviene…casereccia. S’infortuna un guardialinee, il signor Magno fa una mossa da…supermercato. Una promozione del tipo 1x2. Perdi un guardialinee,ne cambi due. Così a guardia delle linee laterali finiscono due( uno per parte) dei “dirigenti” panchine. Una soluzione inedita, tanto per essere in tema col famolo strano.

Però alla fine un punto ce lo siamo intascati. Un punto importante perché fa “morale” e dà fiducia nei propri mezzi a questa Samb baby , perché ci fa rimanere a ridosso delle vittoriose e fuggitive Anconetana e Ternana, ma soprattutto perché interrompe la serie negativa di due sconfitte consecutive.

Una Samb anche lei strana e particolare. Sta a guardare la Juve Stabia che gioca nella prima parte della gara e subisce il gol , reagisce rabbiosamente e pareggia, poi va in affanno nella fase finale e si lascia chiudere nella propria area. Nel complesso comunque è una Samb in crescita, almeno caratterialmente ma che si lascia andare ai soliti peccatucci di gioventù:disattenzioni, difficoltà nella gestione della palla nei momenti di pressione della squadra avversaria, sindrome da andamento lento e sonnacchioso (traduco: poco pressing) in alcune fasi della gara.

Domenica prossima già c’è un altro esame:arriva il Martina. E’ una gara da vincere , come lo era la gara con la Ternana. Va affrontata con lo spirito giusto, sperando di incappare nel momento di ascesa psicologica e morale di questi giovani di belle speranze. Due punti di distanza dalla testa del gruppo dei candidati ai play out sono gestibili però se cominciano a diventare quattro o cinque c’è da aver paura perché i famosi 20 punti da fare alla fine girone di andata diventano, in attesa che a gennaio arrivano i nostri ( i rinforzi), come i prosciutti sull’albero, scivoloso, della cuccagna.