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Fondi europei: il Piceno è al sicuro

Ascoli Piceno | Consiglio regionale: approvati gli emendamenti di Castelli al documento strategico regionale per la tutela del Piceno nell’assegnazione delle risorse comunitarie.


Riceviamo da Guido Castelli, consigliere regionale AN

Nella seduta di questa mattina il consiglio regionale ha approvato il Documento Strategico Regionale per la gestione dei fondi europei attribuiti alle Marche per il periodo 2007-2013. Si tratta di un mole di risorse di assoluto rilievo (675 milioni di euro per il FERS, il FSE e il FAS) che “dovrebbe” essere finalizzata a garantire uno sviluppo “equilibrato” del territorio regionale così da  colmare il divario socio-economico tra il livello di sviluppo delle diverse aree delle Marche.

Le nuove direttive comunitarie, purtroppo, hanno decretato il superamento del concetto di “zonizzazione” dei territori che prima veniva utilizzato per l’individuazione dei beneficiari delle risorse europee. Mentre per il periodo 2000-2006, in sostanza, si era stilata una vera e propria “mappa” delle aree in declino industriale (tra i quali spiccava la maggior parte dei comuni della provincia di Ascoli) ora la programmazione degli interventi non subirà più tale vincolo rigoroso. Ne scaturisce, dunque, il rischio che la regione – sempre afflitta dal consueto “anconocentrismo” - possa essere “tentata” di spalmare tra tutti i territori le risorse a disposizione.

E ciò a detrimento proprio di quelle zone del Piceno più arretrate e maggiormente afflitte dal dramma delle disoccupazione. Una disoccupazione che nell’entroterra ascolano sfiora il 20% per cento a fronte del 4,99% della provincia di Pesaro e del 5,28% di quella di Ancona. Proprio a questo proposito il sottoscritto ha presentato e ottenuto l’approvazione di tre emendamenti al testo presentato dalla Giunta tesi a garantire, nell’assegnazione delle risorse, le aree del Piceno che risultano maggiormente in sofferenza sotto il profilo occupazionale.

Si tratta di un risultato che accolgo con enorme soddisfazione anche perché esiste il rischio concreto che la prossima modifica della cosiddetta “carta degli aiuti a finalità regionale” possa sancire l’uscita del Comune di Ascoli e di tante altre municipalità del Piceno dal regime – che in deroga alla normativa comunitaria – può consentire l’attribuzione mirata di risorse a specifici territori.

Auspico, a questo punto, che la prossima definizione dei programmi operativi regionali (prevista per il prossimo mese di febbraio) possa garantire alla provincia di Ascoli Piceno quelle risorse concrete di cui ha assolutamente bisogno per rilanciare la propria impresa ed il proprio sviluppo. La battaglia è solo all’inizio ma chi ben comincia è a metà dell’opera.

14/11/2006





        
  



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