Dispersi. L'avvocato della famiglia Annibali nomina un perito di parte
San Benedetto del Tronto | L''avvocato Romina Ascani ha nominato l'ingenere tecnico navale Nevio Ruggieri quale esperto di fiducia. Saranno altresì richiesti le clausole dell'assicurazione e i filmati del Rov.
di Carmine Rozzi

Da sinistra: Giovanna Falcioni, il marito Giovanni, Katya Persico, famigliari di Francesco Annibali
La famiglia del marinaio scomparso Francesco Annibbali ha incaricato l’avvocato Romina Ascani di nominare un perito di parte nella persona dell’ingegnere tecnico navale Nevio Ruggieri. Questo per far sì che i famigliari abbiano un chiaro punto di riferimento nella ridda di ipotesi, illazioni, e informazioni non sempre corrispondenti alla verità sull’evolversi della situazione che dura da ormai 19 giorni.
Il primo passo dell’incaricato sarà quello di richiedere al Comandante la Capitaneria Forner e al Procuratore di Fermo Baschieri la loro disponibilità a poterlo favorire nell’accesso a dati che riguardino il dipanarsi delle operazioni di recupero al fine di informarne i parenti che stanno ormai vivendo giorni di ansia e tensioni tali da raggiungere presto livelli non più sostenibili. A tal propostosi ricorda che entrambi i genitori del povero Francesco sono ammalati.
Lo stesso avvocato Ascani intende quanto prima richiedere , ad operazione avvenuta, le copie di documenti scritti (clausole dell’assicurazione della barca) e visivi (registrazioni filmate del Rov) che successivamente possano costituire documenti probatori se si dovessero riscontrare gli estremi per una richiesta di danni o atti del genere. A tal proposito il rappresentante giuridico della famiglia Annibali aggiunge:
”Questo clima di continua incertezza sta consumando gli animi dei miei assistiti. Pertanto la nomina di un perito di parte ci è sembrato un atto dovuto affinché i parenti del disperso, già duramente provati dalla sua perdita, non abbiano a soffrire maggiormente per mancanza di dati sui quali fare pieno affidamento. Questo nel pieno rispetto del lavoro di tutte le autorità e persone addette alle operazioni di recupero”.
Nel pomeriggio di domenica quattro famigliari dell’Annibali, le cugine del defunto Giovanna e Katy, accompagnate dai loro mariti si sono recate, a bordo di uno yacht privato, nelle vicinanze del miglio vietato entro al quale si trova il pontone per verificare di persona lo stato del mare. Al loro ritorno, provati e stremati dopo circa otto ore di viaggio, la decisione di nominare un rappresentante tecnico tramite il loro avvocato.
"Quanto prima - aggiunge l'avvocato Ascani - intendiamo esaminare se vi sono le modalità per richiedere che le operazioni di recupero dei corpi vega scisso da quelle atte al ripescaggio della barca in modo da resituire al più presto i corpi ai loro famigliari".
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13/11/2006
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