Morrisons, comicità con Paky e Roller

Cupra Marittima | Tante le gag del duo cabarettistico che hanno trascinato in un vortice di risate il pubblico del pub cuprense.

Se la critica ha definito Paky e Roller vulcanici cabarettisti, al Morrison’s di Cupra Marittima l’altra sera lo spettacolo del celebre duo è stato una vera eruzione pliniana che ha travolto con una lava di gag tutto il pubblico in sala. Quarantacinque minuti di show che non hanno risparmiato nessuno. Batterie di battute hanno coinvolto i presenti attraverso una complice interazione tra le parti, scatenando risate a crepapelle. Donne, uomini e single interessati alle poliedriche vicende della vita quotidiana, sono stati oggetto dei loro comici sketch. Anche durante l’intervista il duo milanese ha mostrato la notevole disinvoltura e l’abbondante simpatia.

Perché siete così misteriosi, nessuno sa i vostri nomi.

Il mistero sulla nostra identità è venuto fuori per puro caso su internet sei anni fa… tutto qui.

…sì ok, ma come vi chiamate?

Paky e Roller, non hai capito?

Come siete approdati al cabaret?

Ci siamo conosciuti dieci anni fa in un villaggio turistico. Abbiamo lavorato come animatori in diversi villaggi vacanze e poi il salto nel cabaert. Sì una grande passione per il palco che dura da sei anni, con più di mille spettacoli realizzati in tutta Italia e anche diversi all’estero.

Cosa rappresentano i vostri show?

Le nostre gag abbracciano tutto il genere umano e rappresentano la realtà di tutti i giorni. Insomma diciamo quello che accade aggiungendo un pizzico di simpatia e ironia.

Quante ore al giorno provate?

Nessuna, mai letto un copione. Lo spettacolo si basa tutto sull’improvvisazione, anzi nasce sul palco stesso.

Un cabarettista mi ha confessato che è triste fuori dal palcoscenico. Anche voi siete così?

Non direi proprio, siamo gli stessi anche fuori scena. Certo anche noi abbiamo pensieri, riflessioni, ma cerchiamo di prendere sempre quello che ci capita con il sorriso.

E’ più facile fare cabaret attraverso il duetto-spalla?

Dove non arriva uno arriva l’altro, è una compensazione dei ruoli. Nel nostro caso non c’è il classico duetto-spalla, ma solo un sincronismo perfetto, in particolare nella gestualità.

Progetti futuri?
Abbiamo qualcosa in ballo che ancora non possiamo rivelare. Stiamo aspettando la mitica telefonata che ci annunci la partecipazione ad una nuova produzione televisiva. Nulla a che vedere con i noti programmi in Tv di cabaret. Per il resto abbiamo aperto il “Vida Loca”, un ristorante ad Abbiategrasso dove realizziamo anche eventi musicali.

26/10/2006