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Continua Suoni dal Mondo con "Road to Guantanamo”

Ascoli Piceno | Per il terzo appuntamento il Cineclub propone un film che ha fatto tanto parlare di sé

di Luigina Pezzoli


Martedì 24 e mercoledì 25 ottobre, nel cinema Piceno, con inizio alle ore 21.15, continuano le proiezioni inerenti la rassegna “Suoni dal Mondo” realizzata dal Cineclub di Ascoli, nel corso della quale verranno proposti film che hanno catturato l'attenzione da parte della critica. Per il terzo incontro con il grande cinema di qualità verrà proposto "Road to Guantanamo” di M. Winterbottomm, Gran Bretagna 2006, verrà proiettato. Quattro amici inglesi di origine pakistana nel settembre del 2001 lasciarono Tipton, una cittadina al centro dell'Inghilterra, per celebrare e festeggiare il matrimonio di uno di loro. Il loro viaggio li ha portati da Tipton a Karachi e poi a Kandahar, Kabul e Konduz, dove furono catturati dall'Alleanza del nord, imprigionati a Sheberghan e poi trasportati in aereo a Kandahar dagli americani.

Da lì furono condotti alla baia di Guantanamo nell'isola di Cuba e detenuti a Camp X-Ray (e poi a Camp Delta) per più di due anni. Gli americani li accusarono di essere terroristi internazionali e sostennero di averli identificati in un video con Osama Bin Laden e Mohammed Atta. Il rilascio avvenne solo quando fu provato che uno di loro lavorava presso Curry's, un grande magazzino di articoli elettrici, nel periodo degli attentati, mentre gli altri due erano in libertà condizionata a Tipton. Solo in tre, dopo due anni e mezzo, ritornarono a casa. 'Road to Guatanamo' è una via crucis epica, però rappresentata senza il minimo accenno di retorica.

L'intonazione realistica, a metà tra ricostruzione e reportage (con materiali d'archivio e interviste ai personaggi reali), mobilita la memoria dello spettatore animando le immagini, viste tante volte sui giornali e in tv, dei detenuti con la tuta arancione e la testa nascosta in un sacco nero, che corrono nudi tra i latrati dei dobermann. Scene così eloquenti che la cinepresa non ha bisogno di enfatizzarle, poiché un uso retorico della regia non farebbe che smussarne l'efficacia. Consapevole di ciò, Winterbottom lascia che le situazioni si commentano da sé: anche quando insinua note di umorismo amaro, come l'insostenibile pretesa, da parte degli inquisitori, che i ragazzi siano riconoscibili in un video accanto a Osama Bin Laden e Mohammed Atta. Le immagini - in altre parole - si possono far mentire; ed è proprio per questo che occorre mantenerle il più possibile aderenti alla realtà.

Per maggiori informazioni sulle vari proiezioni, nonché le altre iniziative del Cineclub è possibile consultare il sito www.ascoli.info/cineclub.

24/10/2006





        
  



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