Passaggio del testimone al caffè filosofico del Liceo Classico
San Benedetto del Tronto | Sabato 23 settembre, al Caffè Florian, il gruppo dei giovani filosofi del Liceo Classico locale ha promosso unedizione straordinaria del Caffè filosofico, allo scopo di dare il commiato ai vecchi filosofi e il benvenuto alle nuove leve.
di Adamo Campanelli

Alcuni momenti del Caffè filosofico
Per l’occasione erano presenti anche alcuni genitori degli allievi, così che la sala dell’incontro è risultata troppo piccola per contenere i numerosi partecipanti. Animatore dell’incontro è stato il prof. Gianni Talamonti, docente di Filosofia e Storia presso lo stesso liceo, membro della Società Filosofica Italiana e della francese Association Philos, che riunisce gli animatori dei diversi caffè sparsi nel mondo, nonché creatore e da due anni animatore dei caffè filosofici sambenedettesi.
Dopo aver salutato i partenti e dato il benvenuto ai nuovi, ha avviato la discussione, sollecitando il gruppo alla scelta del tema: l’alternativa era tra eutanasia e dialogo tra le culture. Il secondo argomento ha raccolto le maggiori adesioni, per cui è iniziato subito il dibattito, partendo dalle note polemiche suscitate di recente dal discorso del papa all’Università Ratisbona.
I diversi interventi hanno fatto emergere due orientamenti: da una parte chi sosteneva che gli stranieri, venendo in Italia, dovessero adeguarsi in tutto alle leggi e ai costumi degli italiani; dall’altra chi riteneva che in alcuni casi (come quello degli islamici) si dovesse consentire loro una qualche libertà di mantenere alcune usanze proprie della cultura di origine (vedi il velo). Qualcuno rimarcava tuttavia che queste usanze non solo non dovevano essere in contrasto con le leggi italiane, ma neppure offendere la sensibilità nazionale.
E su questo terreno le posizioni sono risultate alquanto diverse, in rapporto appunto alla diversa sensibilità dei presenti. Nel pieno del dibattito sono emersi alcuni riferimenti ad episodi significativi, come i casi di donne musulmane maltrattate dai mariti o di figlie ribelli punite dai padri fino alla morte. Questi ed altri fatti di cronaca hanno evidenziato la complessità e le non poche difficoltà sottese ad un dialogo tra culture diverse.
Nella ricerca comune a trovare forme possibili per superare queste difficoltà e per avviare un dialogo costruttivo, tutti gli interventi hanno rimarcato la necessità di lavorare in questa direzione, partendo innanzitutto dal rispetto delle altrui diversità, poi cercando di conoscere meglio le altre culture e religioni, senza per questo rinunciare alla propria identità. Sul piano specifico della religione, qualcuno ha rilevato che l’atteggiamento “dogmatico”, quello cioè di chi ritiene di possedere in esclusiva la verità, da qualunque parte si trovi, mina alla radice ogni possibilità di vero dialogo. Ne consegue la necessità per tutti i dialoganti, da una parte e dall’altra, di cambiare mentalità e imparare a fare autocritica.
A conclusione dell’incontro, si può dire che la discussione, nel complesso stimolante e in qualche momento accesa, ha fatto emergere, nei diversi passaggi, la complessità e difficoltà del problema del dialogo tra le culture, ma ne ha aperto anche alcuni spiragli di soluzione.
Si fa presente che gli incontri futuri del caffè filosofico, programmati per il periodo invernale 2006-07 dal Circolo Culturale Riviera delle Palme e rivolti sia agli adulti che agli allievi di tutte le scuole superiori, saranno resi noti prossimamente dagli organizzatori.
RELAZIONE DEL CAFFE’ FILOSOFICO DEL 23
Dopo aver salutato i partenti e dato il benvenuto ai nuovi, ha avviato la discussione, sollecitando il gruppo alla scelta del tema: l’alternativa era tra eutanasia e dialogo tra le culture. Il secondo argomento ha raccolto le maggiori adesioni, per cui è iniziato subito il dibattito, partendo dalle note polemiche suscitate di recente dal discorso del papa all’Università Ratisbona.
I diversi interventi hanno fatto emergere due orientamenti: da una parte chi sosteneva che gli stranieri, venendo in Italia, dovessero adeguarsi in tutto alle leggi e ai costumi degli italiani; dall’altra chi riteneva che in alcuni casi (come quello degli islamici) si dovesse consentire loro una qualche libertà di mantenere alcune usanze proprie della cultura di origine (vedi il velo). Qualcuno rimarcava tuttavia che queste usanze non solo non dovevano essere in contrasto con le leggi italiane, ma neppure offendere la sensibilità nazionale.
E su questo terreno le posizioni sono risultate alquanto diverse, in rapporto appunto alla diversa sensibilità dei presenti. Nel pieno del dibattito sono emersi alcuni riferimenti ad episodi significativi, come i casi di donne musulmane maltrattate dai mariti o di figlie ribelli punite dai padri fino alla morte. Questi ed altri fatti di cronaca hanno evidenziato la complessità e le non poche difficoltà sottese ad un dialogo tra culture diverse.
Nella ricerca comune a trovare forme possibili per superare queste difficoltà e per avviare un dialogo costruttivo, tutti gli interventi hanno rimarcato la necessità di lavorare in questa direzione, partendo innanzitutto dal rispetto delle altrui diversità, poi cercando di conoscere meglio le altre culture e religioni, senza per questo rinunciare alla propria identità. Sul piano specifico della religione, qualcuno ha rilevato che l’atteggiamento “dogmatico”, quello cioè di chi ritiene di possedere in esclusiva la verità, da qualunque parte si trovi, mina alla radice ogni possibilità di vero dialogo. Ne consegue la necessità per tutti i dialoganti, da una parte e dall’altra, di cambiare mentalità e imparare a fare autocritica.
A conclusione dell’incontro, si può dire che la discussione, nel complesso stimolante e in qualche momento accesa, ha fatto emergere, nei diversi passaggi, la complessità e difficoltà del problema del dialogo tra le culture, ma ne ha aperto anche alcuni spiragli di soluzione.
Si fa presente che gli incontri futuri del caffè filosofico, programmati per il periodo invernale 2006-07 dal Circolo Culturale Riviera delle Palme e rivolti sia agli adulti che agli allievi di tutte le scuole superiori, saranno resi noti prossimamente dagli organizzatori.
RELAZIONE DEL CAFFE’ FILOSOFICO DEL 23
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28/09/2006
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