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La protezione civile di Porto Sant'Elpidio ospite in Friuli.

Porto Sant'Elpidio | L’organo invitato a partecipare, assieme alle altre regioni, alla commemorazione del terremoto che mise in ginocchio l’intero territorio

Nei giorni del 15, 16, 17 settembre la protezione civile di Porto Sant’Elpidio, in occasione del trentennale del terremoto in Friuli, è stata invitata a partecipare, assieme alle altre regioni d’Italia, alla cerimonia di commemorazione in ricordo di quella disastrosa catastrofe che mise in ginocchio l’intero territorio.

All’evento sono stati chiamati circa 100 rappresentanti per regione e nello specifico il Comune di Porto Sant’Elpidio ha invitato ben tre volontari: Filippo Berdini, Responsabile del Gruppo Comunale Protezione Civile, Costantino Finocchi e Ginesio Cicconi.

I volontari sono stati ospitati all’interno dell’aeroporto militare a Campo Formida (Udine) dove sono stati allestiti i campi di ogni regione e dove la Regione Marche ha attrezzato il proprio spazio con undici tende pneumatiche. Durante la permanenza sono stati visitati i centri colpiti dal terremoto del 1976: Buja, Venzone, Artegna, Gemona e le località limitrofe.

“In questa occasione – ha detto Filippo Berdini – abbiamo avuto modo di valutare l’enorme impegno che la Regione Friuli ha posto nella ricostruzione dei centri distrutti dal terremoto. I sindaci, allora, procedettero all’esproprio delle case dei residenti ed alla ricostruzione, senza trasferimento di finanziamenti ai privati, riconsegnando ai proprietari edifici solidi e funzionali. Tutto ciò fatto in nome della solidarietà, dell’amore per la propria terra e per la natura. Nulla è lasciato al caso, non c’è foglia secca che deturpi l’immagine di un giardino né mozzicone di sigaretta che disturbi le passeggiate nei sentieri di montagna. Anche i letti dei fiumi vengono periodicamente puliti e privati dei detriti che l’acqua puntualmente trasporta. La Protezione Civile Friulana è molto attenta alle emergenze che si verificano sul territorio soprattutto per quello che riguarda gli incendi boschivi. Questo è reso possibile dalla fervida partecipazione della regione che investe e crede moltissimo sul ruolo svolto dai volontari della Protezione Civile. Anche la Regione Marche pone particolare attenzione a questo settore, non a caso siamo la seconda regione più attrezzata dopo il Friuli.

Nello specifico l’Amministrazione Comunale di Porto Sant’Elpidio è particolarmente vicina e attenta alle esigenze del Gruppo di Protezione Civile Elpidiense che è formato da circa novanta volontari suddivisi in diverse categorie: pubblica assistenza, radiocomunicazioni di emergenza, sommozzatori e logistica. Tutto ciò è corroborato dai considerevoli investimenti del Comune a favore del nostro Gruppo di Protezione Civile, basti pensare al fatto che gli ex uffici dell’ Italgas sono stati destinati alla nuova sede della Protezione Civile dove è presente una rimessa per i mezzi, un magazzino e gli uffici.

Attualmente siamo impegnati nell’alluvione, dovuta al maltempo, verificatasi ad Osimo e Castelfidardo. La gravità dell’episodio è stata tale da costringere il Comune a chiedere lo stato di calamità naturale. Per prestare il nostro aiuto ai due comuni abbiamo dovuto anticipare il rientro della nostra visita in Friuli e non abbiamo potuto assistere alla cerimonia di chiusura prevista per la mattinata di domenica 17 settembre. Ancora adesso stiamo prestando soccorso con una squadra di cinque unità giornaliere attrezzata con motopompe ed idrovore fino alla fine dell’emergenza.
Abbiamo continuo bisogno di forze nuove, perciò chiunque sia interessato ad iscriversi al nostro gruppo può farlo liberamente. Non sono richieste conoscenze particolari, la vera formazione si fa sul campo, con esercitazioni sul territorio e con corsi di formazione di base. Fare esperienza al l’interno del Gruppo di Protezione Civile contribuisce oltre che ad aiutare il cittadino in difficoltà, a formare il carattere delle persone, e ad istaurare relazioni sociali fondate su valori genuini. Sono molte, infatti, le occasioni in cui ci riuniamo per trascorrere del tempo insieme. Cene sociali, assemblee, gite”.

Il Sindaco di Porto Sant’Elpidio Mario Andrenacci ha dichiarato a sua volta . “La Protezione Civile di Porto Sant’Elpidio ha un ruolo insostituibile in città ed anche fuori dalla città. Negli anni ha saputo dare considerevoli contributi in diverse circostanze come le varie mareggiate, la gestione degli allagamenti di sottopassi, ma anche la partecipazione alle manifestazioni culturali, sociali e religiose come supporto alla Polizia Municipale. Per non parlare, poi, di eventi straordinari come l’esondazione del Chienti e del Tenna nel dicembre 2001 e il black out del 2004 che provocò l’arresto di un treno con 950 persone a bordo, alla stazione di Porto Sant’Elpidio. Ricordo con piacere l’enorme contributo offerto dai volontari che in quell’occasione seppero prestare assistenza ai viaggiatori tra i quali erano presenti anche molti anziani e bambini. Come Amministrazione Comunale abbiamo sempre sostenuto il volontariato in tutte le sue diverse espressioni. Per quanto riguarda la Protezione Civile, in particolare, per le sue funzioni di salvaguardia del territorio, che la connettono strettamente con le istituzioni ( Regione, Provincia e Comuni ) il nostro rapporto è prioritario e fortemente integrato. Non credo sia superfluo ricordare come in qualità di Sindaco, per una precisa scelta amministrativa, sono chiamato a rivestire anche l’incarico di Presidente della Protezione Civile.”

Il Comandante della Polizia Municipale Ten. Benedetto Crescenzi che è anche responsabile del Coc ( Centro Operativo Comunale per le emergenze ), ha dichiarato a sua volta : “La Protezione Civile di Porto Sant’Elpidio rappresenta una eccellenza, sotto il profilo organizzativo ed operativo, riconosciuta sia in ambito nazionale che regionale e provinciale. Proprio per questa solidità organizzativa abbiamo ritenuto indispensabile, nel corso degli anni, fornire mezzi, attrezzature e formazione.”

27/09/2006





        
  



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