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“La famiglia Odoardi nella storia”

Castel di Lama | Pergamene e opere d’arte della collezione Diamanti-Odoardi. Si tratta della terza opera storica-documentaria realizzata dal Comune.

 
“Un ulteriore e qualificatissimo contributo alla conoscenza del nostro territorio, delle sue radici storico-culturali e civili".

Così il sindaco di Castel di Lama Patrizia Rossini commenta la imminente presentazione del volume “La famiglia Odoardi nella storia. Pergamente e opere d’arte della collezione Diamanti”, curaro dal prof. Giuseppe Marucci, con la collaborazione di Stefano Papetti, direttore della Pinacoteca di Ascoli e da Laura Ciotti.

Il libro, edito dal Comune lamense, e che verrà ufficialmente presentato in un convegno il prossimo 30 settembre, ripercorre la storia della collezione della famiglia nobiliare Odoardi, la più antica e importante di Castel di Lama, che custodisce tra l’altro un pezzo veramente rarissimo e di eccezionale valore : una pergamena duecentesca originale e siglata nientemeno che dal re Federico II di Svevia, quello che per i suoi progetti e le sue attività illuminate, per quei tempi, venne definito lo Stupor Mundi.

 “Siamo veramente orgogliosi di esser riusciti a portare a termine, e a pubblicare , con l’impegno e il lavoro degli autori e la collaborazione della famiglia Diamanti – dice il sindaco Rossini – questa nuove opera, che dopo i libri sulla storia cittadina, e sugli Statuti arricchisce ancora di più  il patrimonio culturale e documentario, e a disposizione di tutti della nostra cittadina.

Il nuovo volume non ha solo valore storico-culturale, ma anche notevolissimo pregio estetico e artistico, sia per i contenuti che raccoglie (riproduzioni di scritti, dipinti e altro) che per il lavoro svolto dal coordinatore e dagli stessi autori dei testi e delle ricerche. A tutte le famiglie di Castel di Lama – conclude Patrizia Rossini – consegneremo il 30 settembre una copia del libro, certi che possa essere utile a rafforzare, nei giovani in particolare la conoscenza delle proprie origini e delle proprie radici, creando una maggiore coesione sociale e civile fra tutti i residenti nel territorio e nella nostra sempre più grande comunità.”

21/09/2006





        
  



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