ll 23 settembre l'associazione nazionale si riunisce per disegnare il futuro Partito Democratico.
L’appuntamento è per Napoli, alla Città della Scienza, dalle 9,30 alle 18 di sabato 23 settembre.
L’associazione muove un ulteriore passo sulla strada del proprio consolidamento per la creazione di un soggetto federale unitario, finalizzato a dare voce a quanti nel Paese, dentro e fuori i partiti del centrosinistra, credono nella necessità di dare vita ad un unico grande Partito Democratico
A Napoli il 23 sono invitati i simpatizzanti e gli aderenti dell’APD per discutere ed approfondire il futuro dell’APD. La discussione sarà concentrata sul alcuni temi strategici per il futuro politico e organizzativo dell’associazione:

- identità politica dell’APD
- priorità tematiche di lavoro
- modalità di organizzazione sul territorio
attraverso l’avvio di un percorso costituente che garantisca la nascita in tutte le Regioni, entro la fine dell’anno, di nuclei strutturati dell’APD, federati a livello nazionale in un soggetto unitario.
Nel corso dei lavori sarà inoltre illustrata la proposta di petizione per la riforma della legge elettorale, «per il ritorno al sistema uninominale maggioritario e una democrazia partecipata»

Ecco in sintesi il calendario dei lavori:

Ore 10 – Apertura dei lavori

La nuova politica: il Partito Democratico.

Presentazione del manifesto politico dell'APD

Democrazia nel voto e nei partiti.

Presentazione della petizione al Parlamento per il ritorno al sistema elettorale uninominale maggioritario.
Presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare per l'attuazione dell'art. 49 della Costituzione.

Ore 13,15 – Conclusione della sessione pubblica

Ore 14,30 – Apertura sessione riservata agli aderenti APD

Convenzione per la costruzione dell’APD nazionale. Fondamenti, Percorso e tempi di attuazione, Statuto-tipo delle APD regionali.

Ore 18.00 – Conclusione dei lavori


Una delegazione del Movimento Cittadino del Partito Democratico di San Benedetto del Tronto, parteciperà alla suddetta riunione


LEGGE ELETTORALE, IL PARTITO DEMOCRATICO LANCIA IL REFERENDUM ABROGATIVO
RITORNO A UN SISTEMA UNINOMINALE MAGGIORITARIO E A UNA DEMOCRAZIA PARTECIPATA

Il referendum abrogativo dell’attuale legge elettorale è dietro l’angolo. Questo il messaggio che il Partito Democratico, lancia alle forze politiche parlamentari. Il Coordinamento nazionale dell’Associazione per il Partito Democratico ha appena approvato il testo di una petizione al Parlamento italiano per il ritorno al sistema elettorale uninominale maggioritario e ad una democrazia partecipata con la precisa intenzione di richiamare alle proprie responsabilità le forze parlamentari prima che inizi la raccolta firme per il referendum. Il testo della petizione sarà presentato nella Convenzione nazionale che l’Apd terrà a Napoli il 23 settembre. E’ già stato predisposto anche il quesito tecnico per il referendum elaborato dal Prof. Giovanni Guzzetta.

Questi i principi oggetto della petizione che l’Apd intende promuovere:
- Ritorno al sistema maggioritario ed al collegio uninominale - Indicazione sulla scheda del candidato premier e del simbolo unitario della coalizione o del partito che si candida al governo del Paese - Disciplina delle primarie cui debbono sottoporsi i candidati alle cariche elettive ed in particolare i candidati alla guida del governo - Divieto di candidature plurime - Riconoscimento legale dello statuto dell’opposizione. - Principio di corrispondenza tra liste elettorali e gruppi parlamentari, salvo la libertà di mandato del singolo parlamentare nell’ambito del solo gruppo misto - Riforma radicale del finanziamento pubblico dei partiti

Personalmente, credo, che questa sia una riforma necessaria per determinare maggioranze di governo ampie e stabili, per favorire la riduzione del numero dei partiti, per assicurare una maggiore coerenza interna delle coalizioni, per impedire alle segreterie dei partiti di scegliere gli eletti, per garantire ai cittadini il diritto di conferire responsabilità personali e di scegliere chiaramente alternative di governo.

* Presidente sezione Partito Democratico