Europei d'atletica di Goteborg
Fermo | La fermana Clarissa Claretti è tra le prime otto d'Europa.

Clarissa Claretti
Ieri, appena scesa in pista sull'anello rosso dello stadio Ullevi di Goteborg, Daniela Reina sapeva bene che la sua gara doveva farla subito. Alla grande. Corsia 5, pettorale numero 1429, la tre volte campionessa italiana dei 400 m è andata sui blocchi della seconda batteria motivata e senza paura. Già dai primi metri dopo il via l'andatura e il ritmo sono apparsi subito quelli giusti. In lotta fin quasi all'ultimo per il terzo posto, la camerte delle Fiamme Azzurre ha tagliato, comunque, il traguardo in 52.07, ovvero il biglietto per la semifinale, ovvero il suo nuovo primato personale e la quinta migliore prestazione italiana di sempre. Questa è la quinta volta in appena quattro mesi che la pupilla dell'Atletica Avis Macerata, supera se stessa. Il suo precedente best time era di 52.18,
stabilito in Coppa Europa a Praga lo scorso 17 giugno.
Ma non finisce qui. Ora l'appuntamento con le fortissime avversarie e con il cronometro è per oggi alle 18.05, quando Daniela potrebbe tentare l'impresa di scendere, per la prima volta nella sua carriera, sotto il fatidico muro dei 52 secondi e sognare uno sensazionale accesso in finale. Mentre toccava alla fermana Clarissa Claretti scendere in pedana per il primo lancio di finale, nello stadio Ullevi risuonava ancora l'inno d'Italia della premiazione del salto in lungo maschile che ha visto salire sul trono d'Europa il "principe azzurro" Andrew Howe.
Intanto dalla gabbia del martello, la russa primatista d'Europa Tatyana Lysenko aveva già esordito con una bordata da 74,85 m, portandosi subito in testa e realizzando al primo colpo il nuovo primato della rassegna continentale. La Claretti, ultima delle dodici finaliste a lanciare, rompeva, così, il ghiaccio con un "timido" 64,27 m con cui guadagnava la settima posizione. Con il secondo lancio, 68,47 m, la portacolori dell'Aeronautica Militare si migliorava, ma senza ancora riuscire a piazzarsi nel gruppo delle prime sei, già tutte oltre quota 70 metri.
Al terzo turno di lanci era ancora la russa Lysenko a tuonare e a migliorare di nuovo il record dei Campionati, grazie alla misura di 76,67 m. La reazione della marchigiana, però, non era altrettanto d'impatto. Il suo martello, infatti, atterrava soltanto a 66,76 m. Arrivata, comunque, tra le prime otto, la martellista cresciuta nello Sport Atletica Fermo poteva così accedere agli ulteriori tre turni dei lanci di finale.
Decisamente meglio, quindi, il suo quarto tentativo, 69 metri esatti, con cui Clarissa iniziava una lotta per il settimo posto con l'ucraina Sekachyova, davanti a lei per appena 8 centimetri (69,08). Nullo il suo quinto lancio, infranto contro la gabbia, la Campionessa d'Italia in carica, quest'anno già due volte oltre i 71 metri (71,98 - 71,49), si congedava dall'evento continentale con la misura di 69,78 m, grazie a cui riusciva meritatamente a far suo il settimo posto finale
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09/08/2006
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