L’eleganza è nella scelta, una predilezione per un posto, una bevanda, un cibo, un modo di vestire che contraddistinguono e offrono un pizzico di sale in più nel fare le cose di tutti i giorni. Parola di Barbara Ronchi della Rocca, una donna che del “bon ton” ha fatto il suo mestiere.

Presente ieri in Riviera per la presentazione del suo ultimo libro “La vera eleganza”, l’autrice ha offerto una preziosa lezione di vita morigerata. L'evento, inserito nella manifestazione “Scrittori sotto le stelle”, organizzato da Confesercenti, Fiba e dalla Libreria “La Bibliofila”, si è svolto in uno dei più ricercati stabilimenti balneari, il 45.com.

Il volume, della maggior esperta in galateo in Italia, è una sorta di guida di un “bon vivant” per evitare scivoloni di stile in ogni occasione. L’eleganza può essere nel dire “buon appetito” prima di cominciare un pasto, trasgredendo la ferrea regola del galateo che imporrebbe di evitare tale incipit verbale benaugurate.

Ci può essere buon gusto anche nel fare la tanto amata scarpetta con il tozzo di pane durante un pranzo, a patto che non diventi un “must” in ogni situazione conviviale nella quale ci si trovi. Si è molto meno raffinati se nei gesti, nei modi, nelle parole se si ostenta qualcosa che non appartiene al nostro modo di essere presenti nel mondo e nei rapporti sociali.

Il libro, è il seguito di una collana di volumi dedicati al galateo (Questioni di stile, Il passaporto delle buone maniere, volumi per la vita di coppia, per chi vuole organizzare un matrimonio), scritti nel corso degli anni in cui la Ronchi della Rocca è stata a contatto con persone di classe e ambienti raffinati. “E’ un master – ammette l’autrice – per i lettori che già hanno una laurea in buone maniere. Non offro ricette magiche per essere eleganti, ne regole ferree da seguire in ogni caso”. Inoltre assicura che l’eleganza non è una cosa da ricchi e regala un comandamento, “mai seguire la moda dei vip”.
 
Lavorando in Rai dal 1989 la Ronchi della Rocca ha conosciuto very important people e tanti volti noti al grande pubblico che ogni giorno affollano i rotocalchi rosa. Dall’esperienza maturata nel backstage del mondo teatrale e televisivo ha messo a punto tanti ricordi e li ha raccolti nel volume donando generosamente ai suoi lettori delle perle di comportamento da evitare e da assumere come i trucchi appresi nelle sartorie teatrali delle due maniche asimmetriche per dare un’altra forma alla figura o il fil di rame nell’orlo dei pantaloni di lino ad evitare l’effetto stropicciato. Insegnando in corsi di galateo rivolti a stuart, hostess, personale delle aziende, dirigenti e grandi capi, ha concesso insegnamenti in ogni campo sia professionale che personale.

Il sentirsi dire questo non si fa, così non ci si comporta non è mai piacevole, perché può produrre mortificazioni morali. E’ necessario, secondo l’autrice, guardare le buone maniere da un’altra prospettiva. “Esse sono esercizio di miglioramento di se stessi, non sono qualcosa di freddo e ingessato, una rinuncia ai piaceri della vita in nome di un formalismo autolesionistico. Infatti molto spesso il modo più educato per fare una cosa è anche quello che ci permette di goderla al meglio”.