E’ stato presentato oggi il nuovo tecnico della Sambenedettese Alessandro Calori. L’ex difensore centrale di Udinese, Perugia e Venezia è parso un gigante buono dalle idee chiare. Accanto a lui i fratelli Tormenti, il d.g. Molinari e tutta lo staff tecnico a partire dal suo vice ed amico Marco Rossi, unico assente Peppino Pavone che si trovava all’ Hotel AtaQuark di Milano per concentrarsi sul calciomercato e chiudere alcune trattative:

Mister perché ha scelto la Samb ?
“Mi ha convinto l’importanza della piazza ed il progetto della famiglia Tormenti. Ho riconosciuto in loro delle persone del luogo con intenzioni serie ed un piano ben delineato che mi ha subito affascinato”.

Che Samb sarà?
“Una Samb con molti giovani e qualche uomo d’esperienza capace di unire il gruppo. Ho giocato ventanni nel calcio professionistico e credo di essere il collante giusto per un progetto di questo tipo così ho deciso che voglio mettermi in discussione con questa Samb”.

Qual è l’obiettivo del club rossoblu?
“Pensiamo a raggiungere la salvezza prima possibile, io non sono uno di quelli che fa mille promesse e poi non le mantiene. Voglio essere coerente con i miei piani e non prendere in giro nessuno, ripeto raggiungiamo la salvezza e poi si vedrà…”

Come giocherà?
“In genere con il 4-3-3 e penso di riproporlo anche alla Samb, abbiamo buttato giù tutta la strategia con i fratelli Tormenti e con il consulente di mercato Pavone quindi loro sanno di quali giocatori ho bisogno e ho visto che si stanno muovendo bene per procurarmeli. Anche atleticamente abbiamo già tutto il piano pronto, siamo ansiosi di cominciare a lavorare”.

Qualche domanda anche al presidente della Samb Giovanni Tormenti:

Presidente perché avete scelto Alessandro Calori come allenatore?
“Abbiamo contattato diversi tecnici ma con lui è nato subito un rapporto di stima incredibile, ha compreso al volo quali fossero i nostri piani dimostrando di essere una persona serie, credo non ce ne pentiremo”.

Come mai non avete riconfermato i giocatori della scorsa stagione?
“Un po’ perché volevamo chiudere definitivamente un’annata storta, un pò perché la maggiorparte di essi non solo aveva pretese troppo alte per i nostri budget ma neanche ha voluto discutere un possibile rinnovo del contratto, ma comunque non vogliamo fare polemica, diciamo che si è aperto un nuovo ciclo per la Samb ”.

Diversi giornali riportavano la possibilità della cessione di alcune quote della società, è vero?
“No, sono solo fandonie giornalistiche, forse alcuni giornalisti prendono le notizie da Marte. La Samb è e rimarrà della famiglia Tormenti, non abbiamo alcuna intenzione di cedere quote societarie, siamo aperti a collaborazioni ma il club è solo nostro. Quando ho letto gli articoli che inneggiavano alla cessione di una parte della Samb avevo voglia di rispondere per le rime ma poi mi sono detto che la miglior reazione per queste frottole è il silenzio”.

Che Samb dobbiamo aspettarci?
“Una Samb trasparente, che acquista i giocatori secondo le proprie possibilità senza indebitarsi ma puntando sempre a traguardi ambiziosi, abbiamo speso tanto per risanare le casse del club ed ora questa società è una delle poche in Italia senza nemmeno 1 euro di debito, credo che sia qualcosa di importante”.