Depuratore. E' solo un'idea ma è già polemica
San Benedetto del Tronto | L'ultizzo del depuratore al Comune di Martinsicuro con successivo scarico di liquami per alcuni proprietari degli insediamenti industriali del versante marchigiano sarebbe un modo per questa Amministrazione di dimostrare che non li vede di buon occhio
di Carmine Rozzi
Nella mattinata di lunedì 17 luglio presso la sala giunta del Comune si è svolto un incontro tra il sindaco Giovanni Gaspari, l’assessore all’ambiente Paolo Canducci, il presidente della Cicli integrati impianti primari (Ciip, ex Consorzio idrico) Paolo Nigrotti e il direttore generale Enrico Calcinaro. I quattro hanno proceduto all’osservazione di planimetrie riguardanti interventi passati, in corso e già programmati mentre si è provveduti ad effettuare una panoramica della situazione attuale della rete fognaria e di acquedotto.
Il monitoraggio della rete proseguirà, e dovrà individuare eventuali zone da riparare con urgenza ed altre, per le quali è sufficiente una manutenzione a medio-lungo termine. Al punto secondo degli ordini del giorno l’avvio di una campagna per sensibilizzare la popolazione sul tema del risparmio idrico, dal momento che ciclicamente, circa ogni dieci anni, si verificano momenti di crisi nell’approvvigionamento (l’ultimo nel 2002/2003).
L’amministrazione sta inoltre pensando a delle agevolazioni economiche per incentivare chi intende procedere alla ristrutturazione dei bagni nelle strutture alberghiere, nelle scuole e negli edifici pubblici e in prospettiva nelle abitazioni private, per installare il doppio scarico (3 litri/9 litri) e una speciale rubinetteria con aeratore, che a parità di prestazione eroga una minore quantità di acqua. All’ultimo punto, ma solo accennato, la disponibilità del Comune di San Benedetto a rendere fruibile il proprio depuratore da parte del Comune di Martinsicuro. I rappresentanti del Ciip hanno assicurato che questo è fattibile oggi, ma che si dovrà studiare la sostenibilità per il futuro.
Al riguardo c’è da registrare la netta presa di posizione di alcuni proprietari degli insediamenti industriali che si trovano dislocati alla foce del Fiume Tronto i quali già temono che i liquami scaricati dal vicino comune abruzzese non vadano ad inficiare in modo irreparabile l’area intorno ai complessi industriali :”La verità è che probabilmente questa Amministrazione – afferma uno di essi – non ci vede di buon occhio e questo è solo un modo per cercare di dimostracelo in modo fattivo”.
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17/07/2006
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