Aumento delle Commissioni e riduzione dei suoi componenti. Si può fare?
San Benedetto del Tronto | Proposte che saranno avanzate dal Presidente del Consiglio nella riunione dei capigruppo. Mentre non sembrano esserci difficoltà sulla prima si esprimono forti dubbi sulla seconda.
di Carmine Rozzi
Allargamento delle commissioni da sei a otto, previa modifica del regolamento, proposta di ridurre i componenti delle stesse da 15 a 10 circa e accorpamento di Lavori pubblici e Ambiente. Questi sono gli intendimenti che il Presidente del Consiglio Comunale Giulietta Capriotti intende sottoporre alla riunione dei capigruppo fissata per questa sera (lunedì 17 luglio 2006) in sala Giunta. L’allargamento delle Commissioni da sei a otto si pone lo scopo di rispecchiare la composizione della Giunta, anch’essa formata da otto diversi “dicasteri” amministrativi che però di fatto sono nove tenendo conto che quello dell’Urbanistica è nelle mani del Sindaco per cui, per non lasciarlo fuori, ecco l’accorpamento di LL.PP e Ambiente.
Fin qui nessun problema. I distinguo emergono quando si arriva al ridimensionamento del numero dei componenti :”La mia è solo una proposta – sottolinea il Presidente del Consiglio Capriotti – tesa a snellire le Commissioni così da ridurre gli sprechi di tempo che si verificano ogni volta che si devono convocare i partecipanti e accelerare i dibattiti all’interno delle stesse”. Ma dall’opposizione i paletti sono subito chiari ed inequivocabili.
Per il Capogruppo di Alleanza Nazionale Pasqualino Piunti la cosa si può fare solo se in ogni commissione saranno rappresentati tutti i sei i componenti dell’opposizione. Lo stesso discorso è portato avanti da Paolo Forlì del Dc-Psi e degli altri partiti. Neanche tra i partiti di maggioranza la proposta sembra raccogliere grandi consensi a partire da quello dei DS che con i suoi nove rappresentanti dovrebbe fare un passo indietro che però nessuno si sogna di compiere :”Anche se volessimo, e non vedo perchè dovremmo farlo – ammette il Capogruppo Silvano Evangelisti – lo statuto in materia parla chiaro in quanto esso enuncia senza ombra di dubbio che in ogni commissione non solo devono essere rappresentate tutte le componenti del consiglio, maggioranza e minoranza, ma che all’interno delle stesse si devono anche rispecchiare il rapporto di forza tra le due componenti del Consiglio stesso”.
Una soluzione potrebbe essere quella di ridurre le componenti a tredici invece che a dieci, così potrebbero entrare a farne parte i sei della minoranza e sette della maggioranza ma una riduzione di solo due entità avrebbe poco effetto dimagrante e, ad essere scaramantici, non è che il tredici sia un numero propriamente fortunato. Intanto a Piunti di AN preme ritornare sull’assegnamento delle Presidenze dichiarando che, pur non avendo nessuna ambizione in merito, sarebbe auspicabile che quella del Sociale fosse riservata ad un membro della minoranza.
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17/07/2006
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