Simboli dell’Italia sono stati Buffon, Cannavaro, Pirlo, ma soprattutto Gattuso che non eccelle in classe ma in impegno. Su tutti, Marcello Lippi.
Da ricordare la testata di Zidane, forse provocata, ma comunque riprovevole.
Rammento lo sputo di Totti al danese Poulsen?
Nessuno processò il poco “gentiluomo” Poulsen: tutti processammo Totti.
E finì in barzelletta, a scopo benefico; bravo Francesco!
Ne cito due.

Trapattoni dice a Totti dopo Danimarca-Italia: «Francesco, avevo detto 'disputare', non 'di sputare’!».
Un giornalista a Totti: «Francesco, quante partite hai disputato?». Totti: «Parecchie, ma questa è la prima volta che me vedono».

Noi teniamoci Totti e il nostro umorismo. Loro si tengano Zidane e la loro “grandeur”.
Come dimenticare il Mundial di Spagna ‘82 e le “Notti magiche”?
Ricordo un concerto di Gianna Nanini, ad Augsburg (Baviera) all’aperto.
Noi, italiano, in mezzo a tanti tedeschi.

Una serata di gioia forte. Pura emozione di italiani orgogliosi di esserlo.
Tra centinaia di tedeschi a bocca aperta . . .
Nel 1982 scoprimmo il tricolore. Allora scarseggiava nelle case.
Del 1982 ho altri due ricordi. Semplici. Spontanei.

Marco Tardelli in campo; l’urlo e la corsa gioiosa dopo aver segnato uno dei goal del 3 a 1 alla Germania. In finale. Il giorno seguente, nelle due ore e mezzo di volo da Madrid a Roma con la Coppa sul tavolo, Pertini e Zoff sfidarono Bearzot e Causio a scopone scientifico. Bei tempi.
Del 2006 ricorderemo l’autentico tripudio del tricolore italiano.
Tricolore e “Fratelli d’Italia”. Per tutti.

Nel 2006 troppi politici (una Ministra in particolare) sono saliti sul carro del vincitore durante le partite in Germania e durante la festa di lunedì 10 luglio a Roma.
Basta leggere quanto scrive Gigi Riva, già centravanti di Cagliari e Nazionale ed oggi Team Manager della Nazionale.

Riva constata che i politici brillarono per la loro assenza prima che gli Azzurri volassero in Germania e quando interrogavano Lippi, Buffon e Cannavaro.

Poi, iperpresenzialisti durante le partite ed i festeggiamenti, specialmente a Palazzo Chigi (con cento Ministri, Paolo Cento compreso) e al Circo Massimo il 10 luglio.
Istruttive le foto sui quotidiani. Cito solo “il Giornale” di mercoledì 12 luglio.
Con molto “buon gusto”, il Sindaco di Roma ha fatto scrivere al Circo Massimo: “ROMA RINGRAZIA GLI AZZURRI”. Perché non l’Italia?

La Coppa del Mondo l’hanno vinta i Ministri, i Giallorossi, i Biancocelesti o gli Azzurri?
I Ministri si sono precipitati sul “carro del vincitore”.
Giustamente Marcello Lippi, vero uomo, è sceso.
Onore al merito.
Discreta e signorile la presenza del Presidente Napolitano alla Finale.

Calciopoli.
Se i dirigenti della Juve hanno condizionato gli ultimi due Campionati, giusto retrocedere “Madama”, assegnando gli scudetti al Milan (secondo).
Sono milanista. Direte che sono interessato. Allora, perché non darli al terzo?
L’Inter avrebbe finalmente uno scudetto, dopo il 1989!
Se la Juve ha imbrogliato, perché diversi arbitri sono stati assolti?
Perché tanta durezza con Fiorentina e Lazio?

Infine, pare che il Milan abbia tramato poco o nulla. Difatti, non retrocede e Galliani è stato “inibito” per un anno per “comportamento sleale”.
I dirigenti juventini sono stati “radiati” per “illecito”.
Ma il Milan starà almeno due anni fuori dalla Coppa dei Campioni causa penalizzazioni. Perderà la leadership europea e 50/60 milioni di euro.
Motivo vero: illecito (inesistente) o Silvio Berlusconi!
A proposito: Bentornato, Presidente.

Certo che altri potranno subentrare.
Ma il Chievo farà la stessa strada o sarà eliminato nei preliminari di agosto?
Non solo. Se il Milan va escluso dalle Coppe europee, doveva finire dietro l’Ascoli, non dietro l’Empoli.
Insomma, si poteva comminare al Milan una multa di milioni di euro, senza penalizzazioni, facendogli disputare la Champions League.

Dimenticavo. Il Milan paga la solita colpa: Silvio Berlusconi!
E’ ancora possibile. Lo spero. Nell’interesse economico del Milan.
Ma soprattutto per il prestigio del calcio italiano onesto e Campione del Mondo.
Insomma, si potrebbe essere meno autolesionisti.
Si è appurato che a commettere gli illeciti sono stati soprattutto i dirigenti di una società e gli arbitri.
Giocatori e tifosi non c’entrano nulla.