La Fermana è appesa ad un filo per giunta logorato dall'affilato scorrere del tempo. Il termine per confermare la fidejussione valida ai fini dell'iscrizione stringe, l'eventuale domanda di ripescaggio per la disputa della C1 è puro miraggio.

Battaglioni insiste nel dire che vorrebbe vendere o, a malincuore, si vede costretto ad abbandonare tutto al triste destino ormai incombente. Da questo punto di vista chi ci capisce è bravo: secondo l'amministratore unico non ci sarebbero state cordate pronte a salire in sella al suo posto.

Alcuni nomi però, correlati tra l'altro da relativi progetti al seguito, si sono avvicendati e rincorsi nelle settimane scorse. Cordate romane, teramane ed un ultimo disperato tenativo marchigiano hanno sparato (non si capisce poi bene per colpa di chi) solo a salve.

Il futuro, ormai, sta per assumere i contorni dell'ipotesi peggiore precedentemente solo ipotizzata: la liquidazione della società e la somparsa della stessa dal professionismo.

Davvero uno stridente contrasto con l'attuale momento calcistico italiano, fatto di festa e gloria allo stato puro.