e siate riconoscenti !
San Benedetto del Tronto | Bollettino del Villaggio dellArca
Carissimi amici,
promesso-fatto. Il container è arrivato puntualmente secondo quanto previsto, anzi, più rapidamente del previsto. Ma la storia ci ha insegnato ad avere pazienza prima di gioire pienamente. E così, proprio come temevamo, la strada dall’Italia a Talgar si sta rivelando molto più breve dei corridoi della burocrazia doganale. E’ passato ormai un mese dall’arrivo del container, e ancora siamo immersi nelle pratiche di sdoganamento che speriamo ci consentano, prima o poi, di aprire questo grande pacco-regalo. Ma anche qui, attenti a gioire troppo presto. A giorni infatti partirà dall’Italia il secondo container di quest’anno, contenente l’intera attrezzatura per il rinnovamento dell’impianto di riscaldamento. E così si bisognerà ricominciare da capo.
Intanto con un grosso impegno sia di lavoro che economico, è terminata la riparazione delle tubature e dei caloriferi del centro polifunzionale (scuola e clinica). Ora resta la verniciatura di tutte le parti riparate o sostituite, l’imbiancatura almeno delle stanze che più sensibilmente hanno sofferto per l’esplosione di alcuni caloriferi, e la pulizia generale di tutti gli ambienti che, al temine dei lavori sembravano più un campo di battaglia, che un edificio dedicato all’educazione e alla medicina.
L’ormai prossima disponibilità degli ambienti scolastici e medici, coinciderà con il varo di un nuovo progetto che coinvolgerà diverse realtà. L’idea, che già all’inizio della costruzione del centro polifunzionale ci si era posti come obiettivo, è quella di aprire le porte del villaggio, al fine di offrire servizi di carattere educativo e medico anche ai bambini non residenti all’interno del villaggio. Per il momento i beneficiari dei servizi saranno un gruppo di bambini disabili di un rione di Almaty, e un gruppo della città di Talgar.
La prima parte del progetto sarà realizzata in collaborazione con l’associazione MASP di Almaty, che già collabora con progetti di sostegno alle famiglie proprio con questo rione di Almaty.
La seconda parte, rientra in un’esperienza di collaborazione tra noi e il comune di Talgar, iniziata nel 2000, anno dell’apertura del villaggio di Talgar. In tutto per il momento i due gruppi dovrebbero raggiungere un totale di 70 bambini. Si tratta di bambini che vivono in famiglia, e per molti di loro, così come per quelli provenienti dall’orfanotrofio, si tratterebbe di una delle pochissime occasioni di uscire dall’angustia di una vita rinchiusa in una stanza, senza rapporti umani, se non quelli con i pochi parenti. Inoltre potrebbe essere una possibilità di aiuto alle mamme, che spesso devono portare da sole il peso della gestione del bambino, senza un supporto esterno, una consulenza, dei rapporti che le sostengano in questo compito di per sé già arduo.
In vista dello sviluppo futuro di questo progetto oltre che della vita del villaggio sorgono delle necessità a cui cercheremo di rispondere, come sempre con l’aiuto degli amici.
La prima è la realizzazione di una nuova casa. Durante l’estate, infatti, è possibile che i bambini, tra una terapia e un’altra, tra una lezione e un’altra rimangano all’aperto, godendo degli spazi e della natura che il villaggio offre loro.
A partire dall’autunno, invece, e per tutto l’inverno diventa necessario offrire loro degli spazi chiusi. Inoltre non è escluso il fatto che alcuni dei genitori di bambini di Talgar, ci chiedano di accogliere i bambini in maniera stabile durante la settimana per riprenderli la domenica.
Altro punto importante, trattandosi di bambini disabili, è il mezzo di trasporto. Per ora ci sono state solo vaghe promesse da parte del comune di organizzare un autobus che passi a prendere i bambini la mattina e li riaccompagni al termine delle terapie e delle lezioni. Certo è che bisogna prevedere di compiere l’intero servizio con mezzi nostri, o quantomeno integrare le carenze dell’esistente. Visto che qui le emergenze spesso sono la norma!
A breve, dati su questi progetti e sulle richieste di finanziamento, saranno inseriti nella rubrica “progetti” del sito che sta per essere rinnovata.
Desidero fare alcune brevi note, proprio per sottolineare la gara di solidarietà in cui tanti di voi sono impegnati con passione e creatività. Sono iniziative che contribuiscono piano piano alla realizzazione di nuovi progetti, come al sostegno della vita ordinaria, senza la quale non ci sarebbe futuro.
Gianluca e Antonella si sono sposati e, come già altri amici nel passato, hanno rinunciato ai regali di nozze per donare il corrispettivo ai bambini dell’Arca.
Alberto, uno dei primi amici a visitare Talgar condividendo la vita con i bambini, ha organizzato a Milano una mostra fotografica, dove ha raccolto il meglio di quanto ha fotografato nel suo giro intorno al mondo.
La mostra è stata gestita da lui, oltre che con l’intenzione di devolvere il ricavato della vendita delle fotografie esposte per l’Arca, anche per diffonderne la conoscenza tra tutti i propri amici.
Proprio per sostenere il progetto dei mezzi di trasporto, due compagnie presenti in Kazakhstan nel settore oil & gas, la Dietsmann di Aksai e la PSS di Almaty, hanno accolto l’invito di contribuire all’acquisto del mezzo di trasporto. Ci sono promesse da parte di altre compagnie del settore che, se dovessero essere mantenute, ci consentirebbero di realizzare il progetto.
A Monza il Rotary club ha organizzato una serata a cui sono stati invitati Roberto e Carlo, con l’intenzione di consegnare ufficialmente al Presidente di Arca Italia, quanto è stato raccolto con diverse iniziative a sostegno dei progetti medici del villaggio.
Orlik, il nostro cavallo ha terminato il suo periodo di “formazione professionale”. Tornato in piena forma, dimagrito, docile e obbediente (come si vede dalla foto sopra), sta ora iniziando a lavorare a servizio dei bambini. Per il momento, purtroppo, non possiamo utilizzarlo pienamente secondo le necessità dei bambini, a causa della mancanza di specialisti di ippoterapia che possano guidare l’uso del cavallo a partire dalle differenti patologie e necessità di ogni singolo bambino. Restiamo sempre in attesa ansiosa, della disponibilità di qualcuno degli amici che in passato ci hanno offerto una mano per garantire sempre più professionalità in questo ambito riabilitativo.
Il villaggio è stato coinvolto in piccola parte da un avvenimento a dir poco unico, e di cui forse molti di voi avranno sentito parlare alla radio o alla televisione. Proprio a poca distanza da noi è passato Ulderico Lambertucci, il maratoneta di Macerata che, in occasione del centenario di Matteo Ricci, missionario gesuita in Cina, è partito a piedi, anzi di corsa, da Macerata a febbraio, con l’obiettivo di raggiungere Pechino verso la fine di agosto. Oltre 12.000 km di corsa ad una media di 65-70 km al giorno. Particolare del tutto trascurabile: Ulderico ha 60 anni! Lui insieme ai suoi amici che lo seguono in camper, si sono fermati un paio di giorni al villaggio, giusto il tempo per ottenere tutti i permessi per l’ingresso in Cina e via, di nuovo di corsa verso la meta.
Con lo scopo di seguire il maratoneta nelle prossimità del confine con la Cina, c’era anche una troup della RAI, Daniele e Federico, che approfittando del fatto di essere da queste parti, hanno filmato varie realtà presenti sul territorio. Tra queste anche noi. Questo significa che a breve avremo a disposizione un supporto filmato sugli aggiornamenti del villaggio che, oltre che a poter essere mostrato agli amici durante incontri in giro per l’Italia, sarà anche presente sul sito per tutti coloro che lo vorranno e ne avranno i requisiti tecnici. Nella foto Ulderico, al centro, è circondato a sinistra dai suoi amici Zamir e Ferdinando, e a destra dagli inviati RAI-Sat2000 Federico e Daniele.
Con tutta la gratitudine che nasce dall’essere continuamente testimoni delle cose belle che ci accadono, vi inviamo un abbraccio pieno di affetto
Come aiutare
ASSOCIAZIONE “ARCA ITALIA”
BANCA REGIONALE EUROPEA SPA
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Conto corrente 000000015500 CAB: 20400 ABI: 06906 CIN: X
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p. Guido Trezzani tel. + 7 333 22 333 89
e mail tguido@larca.org internet www.larca.org
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03/06/2006
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