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Acquasanta Terme: e’ ora di fare

Acquasanta Terme | Il neo Sindaco Barbara Capriotti (DS) ha avuto il 47% dei voti, Lucio Ventura (Margherita) il 33%, Domenico Buonvecchi (PRI – Cdl) il 20%. Ha votato soltanto il 52% degli aventi diritto.

di Giuseppe Orsini*


Ha rivinto il passato. Nonostante la necessità di cambiare registro.
Dire che la lista “Insieme” ha vinto è improprio.
Con 1.085 voti, la lista del neo-sindaco è stata votata dal 24% dei 4.519 elettori iscritti, contro il 17% ed il 10% delle altre liste.

Pur togliendo gli elettori residenti all’estero (20%?), c’è poco da stare poco allegri: il neo Sindaco è stato eletto dal 30% degli elettori.
Spero che candidati – neo sindaco in particolare - ed Acquasantani riflettano su questi dati.
I candidati hanno impostato bene programmi, liste e campagna elettorale?
Molti residenti hanno fatto bene ad astenersi dal voto? Salvo poi criticare.
Se Acquasanta continua ad arretrare e ad impoverirsi è colpa di tutti, anche degli astenuti.
I personalismi ed i trasformismi di singole persone (vedi i salti della quaglia alla ricerca di poltrone) e di alcuni partiti (DC ed UDC hanno fatto accordi innaturali, mentre AN si è autoemarginata) hanno allontanato gli elettori.

Caso emblematico di Acquasanta: un candidato (eletto) nella lista del Sindaco uscente ha prima sostenuto poi criticato l’Amministrazione passata sia nel 1997 che nel 2001.
E magari farà l’Assessore!

Meglio tacere sulla reazione sdegnata (e dimissioni da consigliere) di uno dei candidati Sindaco perdente, che un giornale definisce “Influente uomo politico locale”. Sic!
FI locale non pratica sport deleteri (poltrone ed inciuci) con danni economici e morali: Acquasanta – come tutta Italia – è sempre più “comunistizzata” e “scristianizzata”.
Senza accorgersene. Spesso Chiesa Cattolica consenziente. Purtroppo.

Situazione di Acquasanta.
Il nuovo Sindaco assicura “continuità”.
Personalmente spero dia una sterzata: la situazione di Acquasanta lo impone.
Dagli anni ’60 Acquasanta arretra, impoverisce e si spopola.
Gli abitanti sono diminuiti del 60%. IBEA, Travertino e Vetreria sono solo ricordi.
Lo stabilimento Merloni (anni ’80) è finito a Comunanza.
Il Corso è “sgarrupato”.

Dalle acque termali trae beneficio solo la Soc. SANTA, con un utile netto medio annuo di 345.709 euro nel triennio 2002/2004. E gli investimenti? Meglio tacere.
Unico beneficio per Acquasanta, 512.937 euro di salari: media annua del triennio 2002/2004, con tendenza a scendere.

Le presenze alberghiere sono passate da 67.109 del 1978 (con tre alberghi) a 42.487 del 1990, a 15.351 nel 2005 con cinque alberghi.
Ben diverso il trend negli “agriturismo”, nei “B&B” (Bed & Breakfast) e nel Monastero di Valledacqua, aperto nell’estate 2002: le presenze extralberghiere sono passate dalle 6.090 del 1990 a 29.381 del 2005 (dati IASM e Regione Marche).

Le frazioni di Acquasanta hanno oltre 1.500 seconde case, quasi tutte ristrutturate.
Ma pagano il 7‰ di ICI e la raccolta rifiuti per tutti l’anno. Con quali servizi?
La crisi del turismo termale è irreversibile. Perché? Basta guardarsi attorno.
Non esistono fiori, oasi di tranquillità, parcheggi, né piscine (fruibili) con acqua sulfurea.
In un articolo del luglio 2002 suggerivo di alimentare la piscina del Rio con acqua termale: ancora oggi è alimentata con acqua potabile, ovviamente fredda.
E l’acqua sulfurea calda finisce nel Tronto. Inutilizzata.

Un candidato Sindaco se ne è accorto solo ora. Cosa non si fa per qualche voto!
La Salaria è sempre più caotica, pericolosa e fonte di inquinamento acustico ed atmosferico. Non per niente i turisti evitano gli alberghi del capoluogo mentre abbondano negli agriturismi ed a Valledacqua, strutture lontane dalla Salaria ed immerse nel verde.
Cosa farà la nuova Amministrazione Comunale per la Salaria? Il programma non ne parla.

Marketing e Centro Benessere.
SANTA, Albergatori e Ristoratori, Pro Loco ed Amministrazione Comunale debbono fare marketing e farlo tutti insieme, evitando sprechi.
Il secondo polo termale (ex IDSC) non è una chimera. Ma deve essere un Centro Benessere di alto livello che richiami nuova clientela con buona possibilità di spesa.

La speranza di realizzarlo esiste ancora. Personalmente continuo a lavorarci.
Allo stato attuale nessuno è invogliato ad investire ad Acquasanta.
Ne riparlerò presto con il Presidente della Provincia e con il nuovo Sindaco.
Certamente Barbara Capriotti sarà aperta alle sollecitazioni ed ai contributi di chiunque voglia lavorare per Acquasanta senza secondi fini. Né partitici né economici.

*Coordinatore Comunale FI

03/06/2006





        
  



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