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Si al referendum per mandare a casa Prodi

| TERAMO - L'appello della locale sezione di FI

Diciamo SI al Referendum costituzionale per mandare a casa Prodi. La sinistra dice alla gente:“credere, obbedire, votare No”. E poi racconta le frottole della dissoluzione, della dittatura del premier e della settima forza di polizia. Tutte balle.

Forza Italia, invece, intende rassicurare i cittadini che con la nostra Riforma costituzionale, sottoposta al voto popolare il 25 e 26 giugno 2006, il Parlamento potrà ancora sostituire il premier purché non attui ribaltoni; torneranno allo Stato competenze come la sicurezza sul lavoro e la politica del credito; non ci sarà una nuova forza di polizia ma quella locale potrà essere organizzata secondo norme regionali. Le balle della sinistra vengono smascherate dalla logica della legge.

Una delle ragioni fondamentali per votare SI al Referendum costituzionale è quella di dire NO a questo governo delle tasse. Un SI, dunque, contro l’Italia del NO, l’Italia di Prodi e degli 11 ministri comunisti al governo che hanno come unico obiettivo la distruzione di tutte le riforme e del lavoro che abbiamo fatto noi della Cdl negli ultimi 5 anni di governo Berlusconi di legislatura (2001-2006).

Intanto diciamo SI per il contributo di questo ammodernamento della Costituzione, che finalmente dà una responsabilità esclusiva per le strutture sanitarie e scolastiche alle regioni in modo che i cittadini sapranno con chi possono prendersela se le cose non funzionano. E’ prevista la competenza esclusiva dello stato su materie importanti come le grandi opere, le infrastrutture, la produzione di energia. Materie sulle quali oggi le regioni hanno un potere di veto che può portare addirittura ai black-out. C’e’ un risparmio, visto che uno stato federale costa meno di uno centralizzato, grazie anche alla riduzione del numero dei parlamentari e alla possibilità di dare ai cittadini il diritto di essere tali al 100% attraverso l’ammodernamento della Costituzione che è un “contratto” che lega i cittadini fra loro e li rende “liberi e forti” nello Stato.

Forza Italia auspica che tutti gli elettori vadano a votare. A ogni cittadino teramano, abruzzese e italiano, soprattutto ai moderati, diciamo che il loro voto è importante perché, NON essendoci un QUORUM, non è necessario raggiungere il 50% affinché il risultato sia efficace; basta che i SI superino i No e, quindi, anche per questo motivo crediamo che tutti debbano sentirsi in dovere di andare a votare. Se invece dovessero vincere i No al Referendum costituzionale, sarebbe la pietra tombale dell’ammodernamento dello Stato e, in ogni caso, non ci sarebbero le condizioni per un dialogo con questa sinistra che ha occupato tutte le istituzioni della Repubblica.

Perché questa sinistra a parole offre il dialogo, mentre nei fatti occupa tutte le posizioni di potere. Inoltre non si comporta in maniera ragionevole invitando i cittadini a votare contro questa Riforma, negando loro la possibilità di essere i “padri” della nuova Costituzione italiana, usando soltanto degli slogan che non hanno nessun fondamento nella realtà.

Quindi, se questa riforma dovesse essere infelicemente bocciata, crediamo che potremmo mettere una pietra tombale sull’ammodernamento della nostra Costituzione, dell’architettura istituzionale e quindi sul buon funzionamento dello stato per il futuro. Uno spettro da scongiurare con la vittoria del SI.

19/06/2006





        
  



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