Strada per Forca Canapine: entro maggio la parola definitiva
Ascoli Piceno | Si è svolta oggi la conferenza dei servizi per il trasferimento di competenza della strada. E la carta che la Provincia è pronta a giocare si chiama Regolamento di attuazione del Codice della Strada.
Si è svolta questa mattina nella sala giunta della Provincia l’annunciata conferenza dei servizi che aveva all’ordine del giorno il trasferimento di competenza della strada per Forca canapine, che collega Marche e Umbria attraverso il lungo tunnel “S. Benedetto”.
Presenti i responsabili dei compartimenti ANAS di Marche e Umbria, il responsabile dell’Agenzia per il Demanio dell’Umbria ma anche, in qualità di osservatori interessati, i sindaci dei due comuni attraversati dal tratto stradale, Aleandro Petrucci per Arquata e Nicola Alemanno per Norcia (rappresentava anche Cascia). Per la Provincia c’era il presidente Massimo Rossi supportato dall’assessore alla viabilità Renzo Offidani e dal dirigente del servizio viabilità Paolo Tartaglini.
La discussione ha preso le mosse dall’ultima novità, la lettera con cui venerdì scorso il direttore generale dell’ANAS Claudio Artusi ha comunicato ai Ministeri delle Infrastrutture e dell’Economia che, dai calcoli fatti, “i fondi occorrenti per i primi interventi urgenti di messa in sicurezza della strada in argomento ammontano a circa 4,6 milioni di euro mentre per una definitiva sistemazione della strada occorrono circa 30 milioni di euro”.
Contestualmente il Direttore generale rileva che l’ANAS non ha fondi per “elevare il livello di servizio della strada provinciale e renderlo compatibile con quello della viabilità statale” e propone che il Ministero “valuti l’opportunità di assegnare i fondi sopra citati direttamente alla Provincia di Ascoli che potrà eseguire i necessari lavori di messa in sicurezza prima della presa in carico da parte dell’ANAS”. Conseguentemente, i rappresentanti ANAS stamane hanno ribadito di non avere le autorizzazioni per sottoscrivere il verbale di consegna.
Questa posizione ha indotto il Presidente della Provincia Massimo Rossi a porre un punto fermo alla vicenda: “L’ANAS propone di procrastinare una situazione equivoca che si è trascinata per troppo tempo, facendo gestire a noi i fondi ministeriali: a parte il fatto che un trasferimento di fondi all’Ente farebbe saltare gli equilibri del bilancio dettati dal patto di stabilità, questo fatto costringerebbe l’Ente a impegnare risorse umane sottraendole all’attività propria, quella per la viabilità veramente di competenza provinciale.
ANAS e Ministero per le Infrastrutture - ha proseguito Rossi - hanno un contenzioso aperto per il mancato trasferimento dei fondi ministeriali. Sappiamo che è già programmato un incontro tra i due enti per chiarire la vicenda e quindi noi, nello spirito di collaborazione e con il senso di responsabilità che ci contraddistingue, attenderemo ancora qualche giorno.
Ma – avverte Rossi - se entro la fine del mese la situazione rimarrà inalterata, convocheremo l’ultima riunione per il trasferimento delle competenze. Se anche in quella circostanza avremo un nulla di fatto, utilizzeremo subito un preciso strumento che la legge mette a disposizione per consegnare all’ANAS ciò che è suo”.
La carta che la Provincia è pronta a giocare si chiama “Regolamento di attuazione del Codice della Strada”, ed esattamente gli articoli 2 e 4. In particolare, il comma 7 dell’art. 4 del Regolamento dice testualmente: “Qualora l’amministrazione che deve prendere in consegna la strada, o tronco di essa, non interviene nel termine fissato, l’amministrazione cedente è autorizzata a redigere il relativo verbale di consegna alla presenza di due testimoni, a notificare all’amministrazione inadempiente, mediante ufficiale giudiziario, il verbale di consegna e ad apporre agli estremi della strada dismessa, o dei tronchi di essa, appositi cartelli, sui quali vengono riportati gli estremi del verbale richiamato”.
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08/05/2006
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Betto Liberati