E’ fallimento. I giudici hanno accolto la richiesta presentata al Tribunale di Ascoli Piceno dai 5 creditori del sodalizio di Viale dello Sport: l’avvocato Grassani di Bologna, i gestori dell'Hotel Villa Picena di Colli del Tronto, Michele Scarginella (ex team manager della Samb), l'azienda di trasporti Start e la Fifa Service, il servizio d'ordine allo stadio Riviera delle Palme.

La motivazione della sentenza non lascia alcun dubbio :” il Presidente non ha fornito alcun valido elemento per dimostrare che la società debitrice disponga di risorse economiche liquide, o di altri mezzi equipollenti costituenti mezzi normali di pagamento». In altri termini: «l'imprenditore debitore non si trova attualmente più in grado di soddisfare regolarmente le proprio obbligazioni".

Dunque, la Samb è fallita. Finalmente, disgraziatamente o locicamente? Forse tutte e tre. Finalmente perché, come un chrirurgo che deve asportare un bubbone il Tribunale ha fatto piazza pulita, una volta per tutte, del marciume di fatti e parole che hanno infestato gli ultimi mesi di gestione (?). Disgraziatamente perché a farne le conseguenze sono un gruppo di giocatori e tifosi che, con fatti e parole, si sono guadagnati il rispetto di una intera città e di tutta la nazione calcistica. Logicamente perché, con un Presidente ( SIC !!! ) avvezzo a “dire le bugie” come un bambino di cinque anni che cerca di mentire alla madre sul fatto di aver rubato la marmellata, sapendo bene che sarà presto scoperto, era evidente che non sarebbe durata molto a lungo.

Ora ogni goccia di sudore, ogni fallo preso stringendo i denti ogni vittoria ottenuta con il cuore oltre la siepe ogni sacrificio sopportato da questa incredibile squadra sembrano essere vanificati perché un “bulletto” (bullo sarebbe troppo onorevole) della Capitale (ma perché sembrano venire tutti da quelle parti?) è venuto a San Benedetto a venderci fumo per arrosto. Ha cercato di fare lo stesso giochetto con i giudici ma non è servito.

Ogni striscione sventolato, ogni trasferta affrontata con il cuore in gola, ogni affronto subito, legale o no, ogni denuncia subita, ogni umiliazione sopportata dai “nostri” ragazzi della Nord sarà resa vana perché il “commercio” della e sulla Samb tra mandriani di pecore abruzzesi e venditori di cavoli romani ci ha portati al fallimento.

Detto questo? Detto questo non rimane che tirare la catenella del “cesso” al più presto in modo che l’acqua si porti nelle fogne melmose del passato tutti i nomi ed i personaggi che negli ultimi due anni hanno portato a questa situazione. Forse qualcuno riuscirà a salvare il titolo e la categoria, forse no. Qualunque sia il futuro, l'impresa dei suoi giocatori (e tifosi) con un ruolino di marcia nelle ultime cinque partite (quattro vittorie, una sconfitta) ottenuto senza società, senza acqua e pane non sarà mai cancellato ed entrerà nella storia calcistica d’Italia.

E’ fallita la Sambenedettese Calcio...... NON LA SAMB !!!!