Buona affluenza di pubblico per il terzo appuntamento proposto dall’Associazione Culturale “Città di Zenobia, Sabato 6 maggio presso l’Auditorium “G. Giusti” di Sant’Elpidio a mare, sotto il titolo di“Racconti di viaggio a Sant'Elpidio. L'esigenza dello sguardo”. Il Presidente Michele Marziali ha aperto la serata evidenziando il senso del raccontare e di scegliere determinate forme artistiche, la poesia e la fotografia in tal caso, per farlo, instaurando un rapporto col pubblico, necessario affinché un messaggio crei degli spunti.

Ha quindi lasciato la parola ai due protagonisti, entrambi soci fondatori dell’Associazione stessa. Massimo Gezzi è nato nel 1976 a Sant'Elpidio a Mare e vive tra Pavia e Berna. Nel 2002 ha vinto il Premio Montale per la tesi di laurea sulla poesia di Bartolo Cattafi. Dottore di ricerca in Filologia Moderna, lavora presso la Sezione Letteratura dell'Istituto di Italiano dell'Università di Berna.

È redattore della rivista di poesia, critica e letteratura «Atelier» e collabora con altre riviste letterarie. Come poeta ha pubblicato, oltre che in riviste italiane e non («Nuovi Argomenti», «Specchio della Stampa», «YIP»), il libro Il mare a destra (Atelier, 2004), ed è incluso in Nuovi poeti italiani, numero monografico della rivista «Nuova Corrente» (135, 2005) curato da Paolo Zublena; una seconda silloge sarà inclusa nel Nono quaderno italiano a cura di Franco Buffoni (Marcos y Marcos).

Alcuni dei testi inediti sono stati presentati nel corso dell’evento. Noris Cocci è nato nel 1977 a Sant’Elpidio a Mare, dove attualmente risiede. Fotografo di pensieri, Art di mestiere. Fondatore e socio della Stardust adv inizia il lavoro di art nel 1998 insieme a Stefano Squarcia. Viaggiatore da sempre, sente il viaggio come un percorso fondamentale di conoscenza.

Affascinante la compenetrazione tra le poesie di Gezzi e i racconti fotografici in bianco e nero di Cocci, che si è snodata in tre momenti, a loro volta collegati: la partenza, incontri fugaci e dettagli di viaggio, miscellanea di sentimenti contrastanti nel poeta - fotografo viaggiatore. Lo spettatore è riuscito a cogliere questo “sguardo” attento, preciso, attraverso il volutamente rapido susseguirsi delle immagini e nel ritmico affastellarsi delle parole nei versi, assaporando così istanti, volti, gesti, vita e morte. Un po’ come viaggiare, ma guidati da chi ha la misteriosa capacità di dirlo e dirlo bene.