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Prossimo appuntamento con il Cineforum Buster Keaton

San Benedetto del Tronto | Verrà proiettata la pellicola "Saimir" di Francesco Munzi.

di Eleonora Camaioni


Nuovo film per la Rassegna Cinematografica "Mondi vicini, mondi lontani" organizzata dalla Consulta comunale per l'immigrazione in collaborazione con il Cineforum "Buster Keaton". Giovedì 4 maggio, presso il Multisala Calabresi, alle ore 21.30 sarà proiettato il film "SAIMIR" di Francesco Munzi.

La trama: Saimir, un sedicenne albanese emigrato in Italia, vive in un sobborgo del litorale laziale dove suo padre Edmond gestisce un piccolo traffico di immigrati clandestini. Tra i due c'è un legame profondo, ma anche un difficile rapporto di comunicazione. Il ragazzo vorrebbe integrarsi con i coetanei italiani ma, respinto da tutti, trova conforto solo frequentando un gruppo di rom che lo avvia alla piccola criminalità. Un giorno Saimir scopre che il padre è stato coinvolto nell'avviamento alla prostituzione di una minorenne.

Premiato alla 61° Mostra del Cinema di Venezia tra le migliori opere prime, nella sezione “Orizzonti”, “Saimir” dell’esordiente Francesco Munzi emerge dal panorama del cinema italiano come un film diverso e coraggioso, senza dubbio erede del realismo poetico di Pier Paolo Pasolini. Munzi racconta infatti questa storia di emarginazione con il disincanto del protagonista, distillando dal suo sguardo il profondo malessere di un immigrato le cui illusioni ristagnano nella ricerca di una terra dove poter rinascere. Il suo mondo finisce laddove ogni occasione volge ad un vicolo cieco, nelle intercapedini di una società che lo rigetta condannandolo con la sua gente all’inasprimento di una condizione già precaria, della quale – a differenza di molti personaggi pasoliniani – il ragazzo albanese è perfettamente consapevole.

La storia di Saimir viene raccontata mediante uno stile compassato seppur partecipe, fissando ad una distanza naturale dal suo soggetto l’occhio di un autore che è attento a non riprodurre (o tanto meno a stravolgere) la realtà: Munzi la descrive piuttosto frammentandola da una prospettiva obliqua, in unità narrative che, ogni volta, coincidono con esperienze diverse e diversamente sviluppate (la breve relazione con la studentessa, il furto nella villa, le peregrinazioni notturne), per comunicare in un quadro più complesso e sfaccettato lo stato d’animo di Saimir.

L'ingresso è gratuito.

03/05/2006





        
  



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