Gianluigi Scaltritti, in veste di “osservatore”, era presente alla conferenza stampa del candidato Edio Costantini. Seduto in disparte, volto impassibile, ha assistito alle dichiarazioni di intenti da parte del dott. Costantini e poi ai “ringraziamenti” indirizzatigli sia del Senatore Amedeo Ciccanti che dal consigliere Provinciale Guido Castelli per aver “suggerito” loro il nome del presidente del Csi. Alla fine, con una dichiarazione spontanea, ha inteso precisare quali saranno i suoi indirizzi di voto :”In regime di voto disgiunto ed in qualità di semplice cittadino intendo votare la lista di Forza Italia ma dare la preferenza di sindaco al dott.Costantini”.

La notizia, manco a dirlo, ha rimbalzato immediatamente sui quotidiani on line. Mentre il Vice Coordinatore Comunale Bruno Gabrielli si trincera momentaneamente dietro ad un laconico “no comment” a dire la sua a chiare lettere è il dott. Domenico Martinelli : “ Mi meraviglia che il signor Scaltritti, da politico navigato quale dovrebbe essere, si lasci andare ad una dichiarazione del genere. In regime di voto disgiunto lui può chiaramente e liberamente, nel segreto dell’urna, votare per chi gli pare ma dichiararlo pubblicamente e dalla sua posizione di Segretario Provinciale di Forza Italia mi sembra inaudito”.

Pronta replica dell’ex Parlamentare:” Ho inteso rendere di pubblico dominio la mia intenzione di appoggiare la candidatura di Costantini proprio perché, nell’aprire l’incontro tenutosi sere fa all’Agraria, mi è stato referito che il dott. Martinelli abbia aperto il suo intervento tenendo a sottolineare che egli non si reputava certo un candidato del centro-destra. Questa affermazione è altrettanto grave e, in caso di un ballottaggio tra il candidato della Cdl e quello dell’Unione, mi chiedo a chi, lui e chi lo ha sostenuto, darebbero il voto”.

L’ex Sindaco a questo punto rompe qualsiasi indugio:” Il signor Scaltritti non vuole riconoscere che dichiarando di non voler votare il candidato ufficiale del suo partito ha commesso un gravissimo errore comportandosi da politico puerile e poco avveduto tenuto conto della sua carica che posso facilmente prevedere non gli durerà per molto. Sinceramente, se fossi nelle vesti di Forza Italia, non esiterei un attimo a sbatterlo fuori dalla porta. In quanto al ballottaggio gli stessi dubbi che si pone lui ce li poniamo noi nei suoi confronti. Nel caso di un ballottaggio tra il sottoscritto, candidato di Forza Italia, e quello dell’Unione chi andrebbe ad appoggiare il signor Scaltritti?”.

“Il fatto è che ormai – replica l’ex Onorevole - nei miei confronti si sta scatenando una vera e propria caccia alle streghe. Ribadisco e ritengo tutt’ora giusto che il nome di Costantini avesse tutte le carte in regola per fare da coagulante tra i partiti della Cdl e far sì che si andasse sicuri avendo come obbiettivo minimo il ballottaggio. Ora invece questo traguardo, con la dispersione dei voti, diventa l’obbiettivo principale. In caso di ballottaggio è ovvio che mi rimetterei alle indicazioni del partito. Ma non so se la cosa sia reciproca”.

Chiude il discorso l’attuale detentore del logo di Forza Italia Luigi Santori:” Intanto vorrei ribadire che, nonostante le reclamate conoscenze del dott.Costantini con le istituzioni religiose, egli mi sembra più che mai un centrista con spiccate simpatie per la sinistra. Le sue vedute sul programma si limitano per ora a degli intendimenti ma per governare una città come San Benedetto serve qualcosa di più concreto. Chi invece il suo programma lo sta sviluppando già da cinque anni è Martinelli e i primi risultati sono sotto gli occhi di tutti. Basta fare una passeggiata sul Lungomare, o in Via XX Settembre, o in Viale Secondo Moretti e potrei continuare. E’ per questo che abbiamo condiviso la sua intenzione di riproporsi alla guida della città”.

Sul “caso Scaltritti” Santori è più cauto ma fa intendere che la cosa non finisce qui e la sua ultima battuta è chiara:”Per far sì che uno lasci il Partito non occorre cacciarlo. In quanto costringerlo a dimettersi…non è indispensabile che lo faccia lui…basta che lo facciano tutti gli altri…”.