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Credo di essere all'altezza dell'Ascoli

Ascoli Piceno | Rorys Aragòn, 23enne portiere ecuadoregno in prova, è convinto di poter convincere la società bianconera

di Mauro Giorgi


Molte incertezze nell'undici che Silva e Giampaolo manderanno inizialmente in campo a Empoli. In linea di massima dovrebbe giocare chi è stato fin qui impegnato meno. A rischio convocazione però Domizzi, Comotto e Quagliarella, alle prese con acciacchi vari. Niente da fare invece per Parola, che resterà a casa a curare la pubalgia. Domenica mancheranno anche Adani, Bonetto, Zotti, Della Morte e Cordova che non rientrano più nei piani tecnici della società.

Da ieri, nel frattempo, è in prova il secondo portiere dell'Ecuador Rorys Aragòn che, dopo l'esperienza in Corea, disputerà un altro Mondiale, quello di Germania. “Spero di rimanere – ha detto il ventitreenne ecuadoregno - Ce la sto mettendo tutta per farmi apprezzare”.

Come è arrivato ad Ascoli?
“Grazie a mia sorella che mi ha permesso di farmi allenare tre mesi con l’Inter. A Milano sono stato seguito da Luciano Castellini, il preparatore dei portieri, al quale ho fatto una buona impressione. E’ stato lui a consigliarmi all’Ascoli”.

Quando si saprà se il prossimo anno giocherà con l’Ascoli?
“Mi auguro entro la prossima settimana. Il cartellino è mio perciò parlerò del mio futuro direttamente con la società. Credo, comunque, di essere all’altezza della situazione”.

Come si è trovato con i suoi nuovi compagni?
“Benissimo. Ho avuto una buona impressione negli spogliatoi”.

Fra meno di un mese partiranno i mondiali. Ci andrà?
“Certamente. Sto solo aspettando la lista ufficiale del mister”.

Giocherà?
“Questo non lo so. Al momento Villafuerte è il titolare ma non dispero perché ce la metterò tutta per convincere il mister”.

A quali portieri si ispira?
“A Dida, a Buffon e a Toldo”.

Quali sono le sue migliori caratteristiche?
“Le uscite e l’uno contro uno”.

Cosa conta di più per un portiere?
“L’aspetto psicologico è fondamentale”.

Cosa pensa della città di Ascoli?
“E’ molto bella”.

In questi giorni l’Italia calcistica trema per via degli illeciti sportivi e delle scommesse. Che idea s’è fatto del nostro calcio?
“Nessuna. Non penso a ciò che sta succedendo. A me piace pensare al calcio giocato e basta”.

12/05/2006





        
  



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