Treviso ed Ascoli si affronteranno per la seconda volta nella massima serie. All’andata finì 1 a 0 grazie ad un bellissimo gol di Quagliarella che dopo uno scambio con Bjelanovic fece partire un bolide che si insaccò alla sinistra di un incolpevole Zancopè. Allora, parliamo del 21 dicembre 2005, con un Treviso che si giocava ancora la salvezza, fu partita vera. Questa volta, invece, gli uomini di Bortoluzzi avranno già la testa al prossimo campionato cadetto.

Per l’Ascoli, insomma, si tratterà di un notevolissimo vantaggio che dovrà necessariamente sfruttare onde evitare di essere risucchiato nella zona calda. Silva e Giampaolo, in settimana, hanno cercato di tenere alta la concentrazione così da scongiurare ancora il pericolo del rilassamento.

La formazione anti Treviso appare scontata con il rientro di Parola che ha superato i problemi di pubalgia. Gli unici dubbi riguardano l’attacco dove in quattro si giocano due maglie. Con molta probabilità Silva e Giampaolo opteranno per Quagliarella, al rientro dopo un turno di squalifica, e Ferrante, autore di uno dei due gol contro il Cagliari.

A centrocampo, con l’ex triestino, agiranno i soliti Fini, Guana e Foggia. In difesa, infine, spazio a Coppola, Comotto, Paci, Domizzi e Del Grosso. In casa Treviso, invece, ci potrebbero essere diverse novità. Non è da escludere, infatti, che mister Bortoluzzi decida di inserire nella mischia qualche giovane interessante come, ad esempio, Acquafresca. L’undici titolare, comunque, dovrebbe essere il seguente: Zancopè, Valdes, Gustavo, Viali, Dossena, Vascak, Baseggio, De Martino, E. Filippini, Acquafresca e Borriello. In vista della trasferta in terra veneta, l’Ascoli ha anticipato di un giorno la partenza. A sciogliere ogni dubbi sul perché di questa decisione ci ha pensato direttamente Massimo Silva. “Abbiamo anticipato di un giorno il ritiro perché siamo andati in pullman, tutto qui”.

Come li ha visti i giocatori?
“Taciturni e concentrati. I ragazzi sanno benissimo che a Treviso si può chiudere il discorso salvezza”.

Perdere a Treviso potrebbe significare anche salvezza se il Messina non dovesse vincere a Reggio Calabria. Cosa pensa?
“Dobbiamo fare risultato. Credo che ciò sia importante perché così potremo giocare tranquilli le prossime due partite. Vincere a Treviso, inoltre, è nelle nostre possibilità perciò dobbiamo provarci”.

Adani, Cordova e Della Morte fanno parte ancora del gruppo?
“Non rientrano più nei piani tecnici della società”.

Torniamo alla partita di sabato contro il Cagliari. Cosa ha determinato quella prestazione deludente?
“E’ difficile dirlo. Sicuramente si tratta di una questione mentale. Qualcuno avrà già staccato la spina o, quantomeno, abbassato il voltaggio”.

Ha discusso con la società del suo futuro?
“Ancora no. La stima della società nei nostri confronti c’è però siamo rimasti d’accordo che avremmo parlato tutti insieme a salvezza ottenuta. Il presidente con noi è stato sempre eccezionale e non ci ha mai messo sotto pressione”.

E’ contento che i tifosi, all’inizio dell’allenamento di mercoledì, vi abbiano incitato?
“Ci hanno fatto piacere i messaggi di affetto attorno alla squadra. Speriamo di ripagarli a cominciare da domenica prossima”.