Whuaooooo, la Samb strapazza la Pro Patria e la travolge con una valanga di gol : tre per l’esattezza. E pensare che la squadra di Busto Arsizio era proprio tra quelle che pretendevano ad assurgere a reginetta dei play off.

Come mai questo exploit? Di motivazioni ce ne sono a iosa. Una,tanto per cominciare, è la presenza di un “mister” che ha dato continuità e regolarità al lavoro svolto durante la settimana. Questo vuol dire una preparazione atletica finalmente accettabile e la conseguente lucidità nell’esecuzione della manovra. La Samb è tornata ad essere il crotalo che sornione striscia nella savana e poi in un amen colpisce sorprendentemente la preda quando meno se l’aspetta.

Infatti nel moneto in cui la Pro Patria faceva valere la sua supremazia territoriale, la Samb si difendeva con lucidità e senza affanno, poi…zac…al momento opportuno schizzava con una ripartenza improvvisa che tagliava le gambe all’avversario . Come al 35° quando Angeletti ha trovato spazio per andare sul fondo e crossare un pallone al cui appuntamento il solito Scandurra arrivava con la puntualità di un capostazione… d’altri tempi. E’ l’1-0 che sconvolge la razionalità dei tigrotti bustesi.

Da quel momento il loro gioco si appanna e lascia ampi spazi alle scorribande dei rossoblu. Al 21° Scandurra fa il bis con un comodo appoggio in rete su servizio di Docente che aveva portato a spasso un paio di difensori avversari. In pratica la partita si è chiusa qui. Il terzo gol di Docente non è altro che una “furbata” dell’attaccante rossoblu che sorprende l’estremo difensore intento a raccogliere margherite. Anche la rete della bandiera di Citterio, tra l’altro nei minuti di recupero, è frutto del senso di abbandono e di rilassamento dovuto all’ “ormai è finita” .Infatti Concetti, nel momento di “pausa caffè”, distrattamente non trattiene una palla che poteva esser facilmente smanacciata di lato, e la consegna comodamente al centrocampista della Pro Patria Ed è gol facile,facile.

Quindi un Samb tonica e soprattutto lucida , molto diversa da quella, tutta anima a core, vista domenica scorsa al Riviera. La condizione atletica appare evidentemente migliorata e con essa la sicurezza in campo dei singoli atleti. Una metamorfosi sorprendente.

Una motivazione ce la siamo già data, l’allenatore ovviamente ha il suo peso, ma non escluderei neanche il fatto che messa così la Samb appare una squadra dall’organico di tutto rispetto quasi, quasi… anzi senza quasi, avrebbe potuto lottare per i play off,ovviamente con una società vera alle spalle.

Esagero? State pensando che ho la sindrome della mamma napoletana per cui “ogni scarafone è bella alla mamma suia”. Forse. Sapete però quanto amo il detto:”Se sono rose fioriranno”.

Dunque ne riparleremo dopo l’incontro con il Genoa.

Dimenticavo un altro elemento positivo che potrebbe aver alzato il tasso di fiducia negli atleti rossoblu. La data della prima udienza per discutere le istanze di fallimento presentate dai creditori della Samb è stata anticipata al 28 aprile. Una cosa non da poco per il morale degli atleti e dei tifosi. Questo significa alzare di parecchio le possibilità di salvare la Samb dal baratro.

I santi in paradiso dunque si sono svegliati. Ora speriamo nella devozione degli…imprenditori sambenedettesi. Sempre che esistano ancora!