In riferimento ad articoli apparsi di recente sulla stampa, teniamo a precisare che la Rosa nel Pugno ha nelle sue liste per l’elezione alla Camera dei Deputati, come candidato l’assessore provinciale Nino Capriotti, sambenedettese ed espressione dell’intero territorio piceno e collocato i come primo dei marchigiani subito dopo la testa di lista, espressione delle indicazioni nazionali.

 

Riteniamo che la candidatura di Capriotti sia il riconoscimento del lavoro svolto e del ruolo che i socialisti piceni hanno avuto nell’azione di rilancio della presenza dei socialisti nel territorio e tra la gente.

 

La scelta della Rosa nel pugno è fatta per arricchire di contenuti politici e programmatici, l’intera Unione di Centro Sinistra e non è rivolta solo alla presentazione di una lista alle prossime elezioni politiche, ma a sviluppare un percorso federativo rivolto alla creazione di una nuova formazione laica, socialista, liberale e radicale.

Si tratta di un disegno strategico che ha come esplicito riferimento Loris Fortuna, Tony Blair e Luis Zapatero, tre leader socialisti che esprimono nella sinistra una forte carica innovatrice e moderna.

 
La Rosa nel Pugno anche a San Benedetto non vuole essere una pura e semplice sommatoria di socialisti e radicali, ma un soggetto che rappresenta una grande novità nella scena politica locale a sostegno della candidatura di Giovanni Gaspari per la rinascita civica della nostra città.

 

Il sostegno alla candidatura di Capriotti significa porre la questione del Piceno a livello nazionale dove non è più consentito né consentibile continuare a sottovalutare il declino economico, occupazionale, ma anche sociale e culturale del nostro territorio.

 

Non si può non ricordare che la provincia di Ascoli Piceno vive una vera e propria emergenza occupazionale. Sono stati 8.000 i posti di lavoro persi. E’ necessario che l’intera Unione di centro sinistra ponga ai primi posti della sua Agenda di impegni, al centro del suo intervento una vera e propria ”emergenza piceno”.

 

Riteniamo inoltre che non sia più concepibile una società che possa essere avanzata nel campo dell'economia, senza dare sempre più peso alla ricerca scientifica, all'innovazione tecnologica ed alla formazione professionale, se persistono profonde arretratezze nella cultura, nel costume, negli stili di vita e nella morale. Questo è il senso della candidatura socialista picena, prima nelle marche nella rosa nel pugno.