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"Idee per la città", bozza di proposta amministrativa del Forum

San Benedetto del Tronto | L’obbiettivo sarebbe quello di dare a tutti l’opportunità di far conoscere le proprie idee e formulare proposte e concorrere alla realizzazione di un progetto amministrativo condiviso.

di Carmine Rozzi

Da sinistra P.P.Menzietti, P.Addari, M.P.Silla, F.Palestini, P.Virgili


Il Forum presenta una sua bozza di proposta per il programma amministrativo del 2006 che si chiama “Idee per la città”. Il documento, come si legge nella nota d’apertura, contiene alcuni elementi di riflessione affinché i cittadini possano concretamente concorrere con le forze politiche alla elaborazione di un programma di governo della città in grado di “… recuperare il tempo perduto in questi anni..”.

L’obbiettivo, secondo Pietro Paolo Menzietti, Pierluigi Addari, Maria Pia Silla, Ferdinando Palestini e Paolo Virgili è quello di dare a tutti l’opportunità di far conoscere le proprie idee e formulare proposte e concorrere alla realizzazione di un progetto amministrativo dentro un percorso condiviso. Nelle circa 22 pagine dell’opuscolo, riassunto per sommi capi, si trattano temi quali “Il Piceno come nuova frontiera”, percorribile con un’associazione fra Comuni limitrofi, prevista e finanziata dallo Stato. Il raggiungimento della “Città solidale”, favorendo percorsi di prevenzione, promozione ed aggregazione per tutti i cittadini. Ma anche una “Città per il mare”, con l’Adriatico come nuovo fattore di sviluppo.

Sul Piano Regolatore, da sempre un cavallo di battaglia, il pensiero del Forum è che nella sua attuazione si decide il futuro della città per cui esso è troppo importante per “essere delegato alle segreterie dei partiti, né del centro destra , né del centro sinistra”. Occorre, prosegue il capitolo, fissare delle direttive politiche per i progettisti. Tra di esse: conferenze pubbliche con i consigli comunali del territorio sulle linee di sviluppo del Piceno, definizione degli standards di servizi nella dimensione territoriale e definizione di un protocollo d’intesa fra le varie istituzioni territoriali.

Altro punto, considerato come “straordinaria novità” si chiama:”La Partecipazione e la Democrazia”. In sintesi, si tratta di riuscire a cogliere il ruolo che la partecipazione e la democrazia hanno non solo come indice di progresso civile e sociale ma, più specificatamente, come fattore innovativo dello sviluppo della crescita economica e quindi occorre assumere questi principi come sistema organico nell’amministrare.

“La Qualità della vita” mette il lavoro al primo posto. Un suggerimento per risolvere la crisi occupazionale del territorio è quello di, ad esempio, istituire una Conferenza Permanente d’Occupazione in cui tutti gli attori sociali, in primo luogo aziende, banche, lavoratori, istituzioni e sindacati possano avanzare proposte concrete. Nel capitolo “Emergenza e Sanità”, si pone l’accento sul bisogno di fare prevenzione , costruendo una modularità intermedia tra medico di base e ricovero ospedaliero fatte di cure a domicilio, centri di salute di quartiere ecc.

Dopo essere uscita con molta fatica dal “deserto culturale” San Benedetto rischia, secondo il Forum, di ricadervi. Le line suggerite contemplano, tra l’altro, l’istituzione di un progetto “Città, Scuola e Università” facendo di queste istituzioni autonome presidi della progettazione dei percorsi di cambiamento nei settori del turismo, della pesca, dell’agroalimentare, per un rilancio economico della nostra città in un contesto europeo.

“Interventi Operativi” per dare una identità alla nostra città con tra gli obbiettivi quelli di : estendere la riqualificazione alla Piazza Giorgini e a Viale Buozzi. Risanare e recuperare zone degradate della periferia con programmi di riqualificazione urbanistica del quartiere e architettonica del costruito (Agraria, Sentina,ecc), parcheggio multipiani area porto, programma viabilità con l’urgente realizzazione dell’arretramento della Statale 16 fuori dal centro urbano “….come in ogni paese civile..”

Si replica venerdì 10 marzo alle ore 21 presso la Sala Giada dell’Hotel Calabresi. Lì il Forum deciderà “cosa vuol fare da grande” esprimendosi in forma meno contorta e un po’ meno ambigua di quanto lo abbia fatto nella conferenza stampa del Comune su chi sostenere, oltre al candidato unico Giovanni Gaspari (oggi invitato espressamente e presente, forse malgrado lui), e se ambisce o no ad avere una rappresentanza in un futuro Consiglio Comunale, tralasciando le contraddizioni in termini e qualche alchimia verbale di tipo politico non sempre comprensibile per le menti spicciole della quotidianità cittadina.

07/03/2006





        
  



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