Sandra Amurri la candidata numero due nella lista “L’Italia dei Valori” è costretta ad alzare la voce di parecchie ottave per superare il vociare imbestialito dei tifosi rossoblù che inveiscono contro Soldini e Co.

Pensa che questo episodio possa ripercuotesi in modo negativo sulla vostra campagna elettorale?
Al contrario, penso che  la figura di Di Pietro ne uscirà ancora di più rafforzata perché sta dimostrando di essere un uomo prima di essere un politico affrontando di persona le proprie responsabilità qualora ve ne fossero.

Ma è proprio vero che Soldini si è offerto di persona all’Onorevole?
Posso testimoniarlo di persona. Il Signor Soldini risultava, fino a prova contraria, iscritto al partito nella circoscrizione di Ostia per cui non gli è stato difficile mettersi in contatto con Di Pietro e offrire la sua candidatura.

Ma perché proprio le Marche?
Il signor Soldini ha dichiarato di essersi innamorato a prima vista della vostra Regione e di essere sicuro che questa è una terra con un grande avvenire della quale lui voleva esserne partecipe.

Non le sembra che abbia scelto, usando un eufemismo, un modo poco ortodosso e producente?
Le sue intenzioni sembravano molto serie e si è dilungato ad elencare le virtù della vostra Regione ma poi evidentemente non tutto è corrisposto ai fatti.

Nel vostro partito si accettano i candidati ad occhi chiusi?
Il nostro Partito è di quanto più trasparente ci si possa aspettare. D’ogni singolo candidato viene accertata la situazione penale mentre non si fa, per regola, quella economica. Ma, appena avuto sentore che qualcosa non andava per il verso giusto, grazie ad alcune lettere inviatemi da tifosi sanbenedettesi, mi sono immediatamente operata per studiare a fondo la cosa e abbiamo preso le contromisure chiedendo al Signor Soldini di ritirare immediatamente la sua candidatura mentre l’Onorevole Di Pietro ne prendeva il posto.

Secondo logica non dovreste anche espellerlo dal partito?
E’ una decisione che prenderemo sicuramente in considerazione al più presto anche perché questa faccenda sta avendo una eco nazionale che un partito come il nostro non merita per quella coerenza di onestà e di trasparenza che da sempre ci contraddistingue.

La Signora Amurri sembra una furia quando parla di Soldini e quando difende Di Pietro anche se il caro Onorevole, titubante ed impacciato nel confronto con la stampa e la tifoseria, sembrava la brutta copia di quel PM che fu capace di sgretolare, mattone su mattone, un'intera prima Repubblica.

Eloquente più di ogni altro la riflessione urlata all’Onorevole da parte di un tifoso:
“Onorevole, se tu fossi stato ancora quello di prima, uno così lo avresti messo in manette da tempo!”