Contro il Pavia, domenica scorsa, la squadra di Izzotti è scesa in campo articolata in un 4-4-2. Zona classica, quindi, con Quadrini e Perricone terzini e Tinazzi spostato al centro al fianco di Niccolini. Mediana ben assortita con Croceri e Visone centrali, esterni puri sulle fasce con Onesti (più tonico rispetto al altre uscite) e Monti e tandem d'attacco con Pirro a supporto di Staffolani.

Buona la prova offerta dalla squadra sino all'1 a 0 di Veronese, con fluido possesso palla, ottimi movimenti passivi a cercar lo spazio e giocate di prima palla a terra. I canarini, infatti, hanno offerto una prova a smentire la posizione di classifica.

Purtroppo, come in un film già visto, è bastato un fuorigioco errato per enfatizzare l'efficacia del contropiede culminato con gol di Veronese, ma sino a quel momento alla squadra del contestatissimo patron Battaglioni era mancato solo il gol, per legittimare una prestazione sicuramente preferibile a quella del Pavia.

Tutto ciò a far aumentare (come se  poi ce ne fosse stato bisogno) il rimpianto per l'ennesima occasione gettata alle ortiche per accorciare sulla penultima Lumezzane. Solo la matematica, per tornare alla realtà, tiene a galla ancora la Fermana.