"La tartuficoltura in Italia: esperienze a confronto"
Roccafluvione | Questo il titolo del convegno in programma il prossimo 17 dicembre. Una concreta occasione per fare il punto della situazione tra Enti Pubblici, tecnici, esperti di tartuficoltura e operatori del settore italiani ed esteri.
Il Comune di Roccafluvione, in collaborazione con il Nucleo Sperimentale Colturale Tartuficolo del Piceno, il Ministero delle Politiche Agricole, la Regione Marche, la Provincia di Ascoli Piceno, la Comunità Montana del Tronto, il GAL Piceno, la Camera di Commercio di Ascoli Piceno, l’Università di Camerino e il Comune di Ascoli Piceno, organizza per sabato 17 dicembre 2006 (inizio lavori ore 9,00), presso il Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno, un importante convegno internazionale dal titolo "La tartuficoltura in Italia: esperienze a confronto".
Sarà una concreta occasione per fare il punto della situazione tra Enti Pubblici, tecnici, esperti di tartuficoltura e operatori del settore italiani ed esteri.
Proprio la presenza di tecnici e ricercatori italiani di alto livello come il Dott. Gianluigi Gregori, responsabile del Centro Sperimentale di Tartuficoltura di Sant’Angelo in Vado (PU) della Regione Marche, il Prof. Mattia Bencivenga della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Perugia, il Prof. Giovanni Pacioni dell’Università de L’Aquila, il Dott. Mario Palenzona Direttore dell’IPLA di Torino (Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente) unitamente a figure eminenti nel settore della tartuficoltura internazionale come il Prof. Gerard Chevalier dell’I.N.R.A. (Istituto Nazionale Francese di Ricerca nel settore dell’Agronomia), il Prof. José Manjon dell’Università spagnola di Alcalà de Henares di Madrid e gli altri esperti presenti nel programma, rende estremamente interessante tale appuntamento perché si offre la possibilità di un vero confronto con tutte le realtà nazionali ed estere coinvolte sull’argomento tartufo e sulla sua coltivazione.
Pertanto, potranno essere affrontate tutte le problematiche legate agli aspetti colturali e si valuteranno tutti i progressi scientifici e ogni possibile ricerca in atto per migliorare la resa produttiva qualitativa e quantitativa di questo pregiatissimo tubero.
Interverranno anche esperti tartuficoltori francesi e ungheresi che potranno incontrarsi con tartufai e tartuficoltori locali per verificare e scambiare idee, conoscenze, segreti e temi di ogni genere.
Il tartufo rappresenta per il territorio di Roccafluvione una notevole risorsa e da diversi anni tutto il comprensorio è tra i primi in Italia per la produzione di questo tubero proveniente da tartufaie naturali e artificiali che coprono un’ampia superficie di circa 600 ettari, una delle aree più grandi attualmente esistenti probabilmente in Europa.
L’Amministrazione Comunale in stretta collaborazione con il Gal Piceno e la Comunità Montana del Tronto, grazie al fattivo sostegno dei rispettivi Presidenti Dott. Vincenzo Curi e Dott. Sergio Fabiani e dell’Assessore della Comunità Montana Dott. Luca Federici, in un’ottica di sviluppo e valorizzazione di tale risorsa, ha messo a disposizione quanto poteva concedere in termini di progettazione, organizzazione e finanziamenti.
Infatti, diverse iniziative sono state avviate in tal senso e tra queste spiccano, l’adesione nel 2003 all’Associazione Nazionale “Città del Tartufo”, che riunisce le più importanti aree nazionali per la produzione del tartufo “bianco e nero”, la realizzazione nel 2004 del Nucleo Sperimentale Colturale Tartuficolo del Piceno presso l’ex scuola della Frazione di Valcinante e il recente accordo tra Comune e Università di Camerino finalizzato per l’apporto di studi e ricerche, supporti e indispensabili consulenze scientifiche.
Proprio il Nucleo Sperimentale Colturale Tartuficolo del Piceno risulta essere il fiore all’occhiello di quanto realizzato dal Sindaco Giuseppe Mariani e dai suoi collaboratori: a tal proposito, il curatore del Nucleo Dott. Antonio Vallesi esporrà, nel primo intervento, i risultati ottenuti dopo circa un anno di attività.
“Il Nucleo, in questa prima fase, - spiega il Sindaco - intende portare avanti alcune sperimentazioni legate alla coltivazione del tartufo nero pregiato nelle 13 aziende che hanno aderito al progetto ed in altre che eventualmente vorranno partecipare a tale iniziativa, con l’assistenza di esperti nel campo della tartuficoltura. All’interno del Centro, attrezzato come un vero laboratorio, - prosegue - si possono eseguire anche analisi sulle micorrize delle piante tartufigene.
L’obiettivo primario rimane quello di offrire servizi sempre più qualificati e reali opportunità di sviluppo di tutto il territorio mettendo a disposizione una struttura permanente che dia informazioni e consulenze volte a migliorare le produzioni anno dopo anno, in modo da ottenere quella visibilità sul mercato e quella garanzia di qualità che un prodotto di nicchia come il tartufo deve possedere.
Per quanto riguarda il convegno – conclude il Sindaco – rappresenta una valida occasione per incontrare esperti di fama internazionale che saranno a completa disposizione di chiunque vorrà proporsi. Diventa, quindi, necessario essere presenti per non mancare ad un’unica opportunità di crescita della tartuficoltura locale.
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08/02/2006
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