Ancora una volta devo constatare con amarezza che la parola democrazia e correttezza
hanno sempre meno valore nel nostro tempo. Nel consiglio comunale del 30-01-06, è accaduto a mio parere un fatto gravissimo, anche se qualche giornalista diciamo “distratto” ha scritto un articolo a dir poco deprimente ma andiamo per ordine.

Nel suddetto consiglio al punto 3 dell’ordine del giorno si doveva costituire la commissione elettorale che oltre a redigere i registri elettorali nomina anche gli scrutatori . La commissione, dopo una rettifica di legge comunicata dalla prefettura il 27-01-06 , è composta da tre membri più il sindaco membro di diritto sia per quelli permanenti che per quelli supplenti.

A questo punto il sindaco proponeva due consiglieri di maggioranza rimaneva così un solo consigliere da eleggere tra le minoranze, quindi, secondo voi chi doveva cedere il membro effettivo di minoranza? Naturalmente il gruppo del Polo al quale già in passato sono stati democraticamente negati ruoli importanti nelle altre commissioni (vedi commissione edilizia). E’ scattata cosi’la nostra protesta ferma , decisa e tesa a rivendicare un ruolo operativo all’interno della commissione come esponenti di quella parte politica chiamata Casa delle Libertà visto che il gruppo consiliare di minoranza Città per lo sviluppo futuro è a nostro parere riconducibile allo schieramento politico denominato Unione.

Tutto ciò ha scatenato la reazione scomposta e risentita del sindaco che come al solito usa toni autoritari per esprimere il suo dissenso. Così, forse intimorito, il consiglio ha respinto quasi all’unanimità ( con la sola astensione del presidente) la nostra proposta di sospendere i lavori per 5 minuti al fine di trovare una soluzione. Ecco come i difensori dei deboli, i paladini della libertà, i tutori delle minoranze etniche e religiose i soli che possono fregiarsi del titolo di democratici, usano il potere per soffocare il dissenso.

E’ vero che il Sindaco è tale perchè ha preso il 67% dei consensi e altrettanto vero che la lista Calvaresi è arrivata seconda nella competizione elettorale ma viva Dio noi non veniamo mica da Marte! Non siamo stati eletti in Bosnia! Rappresentiamo piaccia o no un parte sempre crescente di cittadini che non era favorevole prima e figuriamoci adesso (dopo averli visti al lavoro) a questa amministrazione che ha come attività principale lottizzare e sperperare danaro pubblico in opere che volendo essere buoni possiamo definire orrende( vedi piazza dell’unità) lasciando indietro problemi ormai storici del territorio. Altro che paese di Bengodi.

Certo a qualcuno la nostra presenza in consiglio comunale da fastidio forse non si aspettavano che due perfetti sconosciuti nel panorama politico cittadino avessero il coraggio di prendere posizione su vari argomenti della vita pubblica cittadina ed uscire allo scoperto anche quando non era dal punto di vista politico “conveniente”. Ci auguriamo che le nostre battaglie servano a scuotere le coscienze di cittadini che credono in un modo diverso di fare politica e credeteci nel nostro comune ce n’é proprio bisogno.