Celani: Non ho abbandonato alcuna seduta
Ascoli Piceno | Il gruppo consiliare dellUdc chiede quali ragioni avrebbero indotto il Sindaco ad abbandonare la seduta dellassemblea del Consind
di Piero Celani*
Il gruppo consiliare dell’Udc, in una interrogazione che mi hanno anticipato a mezzo stampa, chiede quali ragioni mi avrebbero indotto ad abbandonare la seduta dell’assemblea del Nucleo del 27 gennaio scorso, facendo così mancare il numero legale dell’Assemblea del Consind.
Curioso. Curioso perché non ho abbandonato alcuna seduta. Curioso perché ero (tra i pochi, invero) presente in aula. Curioso perchè risulto, come da verbale, presente all’appello. Evidentemente sono state fornite delle informazioni errate a chi, guarda caso, avrebbe dovuto, al contrario, essere presente.
Comunque sia, ben venga questa interrogazione alla quale sarò ben lieto di rispondere nel luogo deputato, ripercorrendo le tappe di una vicenda che si vorrebbe nata ieri quando invece affonda le sue radici in decenni di gestione di centrosinistra.
Anche questo è un piccolo mistero.
Di una forza politica di maggioranza che chiede conto ad un rappresentante della sua stessa maggioranza di una “non assenza” per addebitare, allo stesso, una presunta volontà di affossare il Consind.
Curioso e invero singolare. Curioso e singolare perché mi sarei aspettato questa interrogazione negli anni precedenti. Perché questi esponenti politici dell’Udc non l’hanno presentata nel 2000, o nel 2001 o nel 2002, 2003? Quando molte aziende chiedevano di insediarsi mentre altre avevano ettari di terra non utilizzati e crescevano, al contempo, come funghi, aree da destinare a servizi comprensoriali anziché a insediamenti industriali o artigianali.
Perché la presentano, con motivazioni inesistenti, nel 2006? Ecco la vera domanda.
Dobbiamo, per onestà politica, assumerci le proprie responsabilità. Chi scrive non può essere ascritto tra le fila di chi vuole lo scioglimento di Piceno Consind.
Chi scrive, invece, ha sempre sostenuto, fin dal 1999, che la funzione del Nucleo si era esaurita, nel senso che Piceno Consind non può continuare a fare (per sopravvivere) l’agenzia immobiliare, acquistando e rivendendo aree; ma deve trasformarsi in un Ente erogatore di servizi alle imprese, producendo studi, progetti e ricerche di mercato utili alle aziende. Così facendo quindi, ogni Comune, ed in particolare il nostro, potrà riappropriarsi della piena facoltà pianificatoria del territorio.
Questo, amici miei, significa voler affossare il Nucleo?? O forse significa rivitalizzarlo, affidandogli funzioni più consone all’attuale situazione imprenditoriale della vallata del Tronto? Ma su questo tema, da tempo, vi è un assordante silenzio! Chi scrive sta cercando da due anni di capire qual è la situazione economico-finanziaria-patrimoniale dell’Ente e quali sono i contratti di servizio stipulati dal Consind nell’ultimo decennio e chi ne ha affossato, questo sì, è vero, il suo bilancio.
Ma trovo sempre di più un labirinto dal quale non se ne ricava un granché.
Forse che la vecchia gestione di centrosinistra è ancora in auge all’interno del Consind? Curioso. Perché, prima di inviare a mezzo stampa l’interrogazione, i consiglieri dell’Udc non mi hanno chiesto del mio “presunto” abbandono? Perché non hanno quanto meno controllato preventivamente (per evitare, loro sì, clamorosi autogol) il verbale della riunione?
Ma certo. Avrebbero scoperto che tra i pochissimi presenti (tra i quali, ripeto, c’ero anch’io) del centrodestra, spiccavano le assenze dei centristi. E allora, chi vuole “affossare” il Nucleo? Il seguito al prossimo Consiglio Comunale.
*Sindaco di Ascoli Piceno
*Sindaco di Ascoli Piceno
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03/02/2006
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