Il Sindaco Merli sulle polemiche inerenti il taglio dei pini
Grottammare | Luigi Merli: "...è cresciuto negli ultimi 10 anni il patrimonio verde cittadino e crescerà ancora..."
di Luigi Merli
La polemica sul taglio di quattro pini in piazza San Pio V è una pseudo battaglia politica che va contro gli interessi della città. Una città che ha partecipato ai vari livelli della progettazione con osservazioni puntuali immediatamente recepite dall’architetto Massimo Sciarra. Eppure, c’è qualcuno, come leggo dalla stampa, che non ha alcun problema a puntare il dito sui suoi concittadini, su chi oggi tace perché ha espresso la sua opinione a tempo debito, lasciandosi coinvolgere nelle scelte, ed è fiducioso nel risultato. Di sicuro questo non “offende l’intelligenza e la sensibilità di chi ha a cuore il proprio paese”, citando parole che leggo sempre dalla stampa.
Umberto Scartozzi non solo non partecipa agli incontri indetti con la cittadinanza, ma da imprenditore turistico, quale sempre si qualifica, neanche percepisce che il turismo non può fare a meno di riqualificazioni urbane e adeguamenti strutturali e infrastrutturali. Prima di dire che non esistono motivazioni tecniche alle scelte che si fanno, Scartozzi si documenti. Che “scusa di comodo” sarebbe tagliare alberi per ripiantarne altri?
Del resto, questo atteggiamento non può meravigliare visto che Umberto Scartozzi era uno dei candidati nella liste dell’attuale minoranza consiliare.
Così come non meraviglia l’intervento di Mario Ricci, esponente della destra locale, chiamato ad hoc a montare una polemica che di ambientale ha ben poco, se non finalità di strumentalizzazione.
A questo punto, i consiglieri di minoranza non potevano che “cavalcare la tigre”, arrivando addirittura a “zittire” il parroco che ha espresso una sua opinione.
Spiego, tenendo ben presente che le mie parole non hanno alcun effetto di fronte a orecchie sorde e occhi ciechi, che l’eliminazione di quegli alberi corrisponde a un imprevisto progettuale e, in quanto tale, non poteva essere considerato dai tecnici, poiché la qualità del sottosuolo è evidentemente un aspetto di qualsiasi riqualificazione che viene valutato solo nel momento in cui i lavori la mettono in luce.
Invito i vari ambientalisti “della domenica” a verificare di quanto è cresciuto negli ultimi 10 anni il patrimonio verde cittadino e di quanto crescerà ancora nei prossimi 2/3 anni, con i tanti parchi in via di completamento e rinnovamento.
Invito, infine, tutti i cittadini a rileggere nuovamente l’operazione di riqualificazione di piazza San Pio V come un intervento che non cade casualmente in una zona di Grottammare, ma coinvolge l’ingresso della città e quindi diventa una sorta di biglietto da visita agli occhi dei turisti. Per non ribadire che, in questo modo, il centro cittadino riacquista una sua centralità omogenea. Per quanto riguarda il numero dei parcheggi, rimarrà lo stesso che c’era prima della riqualificazione.
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23/02/2006
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