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Quattro nomi per An

Ascoli Piceno | La Federazione Provinciale propone i 4 nomi che dovranno rappresentarla nelle liste per le politiche e chiede a Fini spazi adeguati per le candidature ascolane.

La Federazione Provinciale di AN ha proposto al Presidente Nazionale Fini ed alla Segreteria Regionale del Partito i quattro nominativi che dovranno rappresentare il territorio piceno all’interno delle liste per la Camera ed il Senato. Il direttivo provinciale, in particolare ha selezionato i seguenti nominativi: Guido Castelli, Presidente Provinciale e consigliere regionale, Luigi Cava, coordinatore comunale di San Benedetto e Vice Presidente del Consind, Pina Massi, capogruppo comunale a Monteprandone, e Giampaolo Ferretti, capogruppo comunale a Folignano e già Vice Sindaco del medesimo comune.

La proposta è stata formulata nell’ambito di un documento politico inoltrato al Presidente Nazionale Fini ed al coordinatore regionale Ciccioli attraverso il quale è stato chiesto “che in sede di designazione delle candidature si proceda ad una forte valorizzazione dei candidati provenienti dall’area della provincia picena”. 

“Ascoli” – si legge nel documento – “è il serbatoio elettorale di AN ( anche alle ultime regionali ad Ascoli è stata raggiunta la percentuale più alta delle Marche: il 17,12% contro l’11,86 di Ancona, il 14,44% di Fermo, il 13,15% di Macerata e l’11,12 % di Pesaro/Urbino) ma è dal 1976 che non può contare su un proprio rappresentante in Parlamento (se si eccettua il breve intervallo dei 10 mesi dell’esperienza senatoriale dell’avv.Luigi Natali)”.

Per questo “i quasi 19.000 voti ottenuti da AN alle ultime regionali ( ad ex aequo con FI, unico caso delle Marche in cui AN ha raggiunto lo stesso consenso del partito del Presidente del Consiglio) costituiscono un patrimonio che assume una valenza decisiva ai fini del conseguimento del secondo seggio alla Camera nella circoscrizione marchigiana.

“E’ assolutamente necessario che in AN non si replichi il massimo difetto della sinistra regionale: la marginalizzazione delle aree di confine ed in particolare di Ascoli. “Questa Federazione” - conclude il documento -” ritiene al contrario che uno dei temi determinanti  per le prossime politiche sarà proprio quello delle enormi contraddizioni di una sinistra che cerca di egemonizzare le Marche pretendendo di un imporre ad una regione al plurale una schema di potere centralizzato su Ancona e fortemente collegato ai poteri forti fabrianesi. (Maria Paola Merloni docet). Rinunciare a tutto questo sarebbe molto sbagliato e metterebbe a rischio il nostro patrimonio di voti”

23/02/2006





        
  



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