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La replica di Cannella ad Orsini

Ascoli Piceno | Carlo Cannella: “Quello che invece un po' m'infastidisce è che una persona che non conosco e con cui non ho mai avuto il piacere o il dispiacere di parlare, si arroghi il diritto di deprimere il mio spessore intellettuale”.

di Carlo Cannella


Alle offese personali sono ormai abituato, colpa di certe idee che mi rimbalzano continuamente nel cervello. Che queste idee possano essere imbarazzanti per il mio stesso partito, come sottolinea il signor Piergianni Orsini, è un dato di fatto ormai acquisito.

Sembra infatti che non ci sia più spazio in Rifondazione Comunista per quelli che ritengono legittima la resistenza irachena contro il contingente italiano a Nassirya.
 
Che poi un post-fascista possa giudicare queste idee deliranti è abbastanza normale, anche se il delirio, vocabolario alla mano, è un'alterazione dello stato di coscienza dovuto ad allucinazioni e agitazione motoria, a loro volta conseguenza di febbre acuta o altri gravi fattori quali alcolismo e danni cerebrali.

Non mi risulta di essere affetto da uno solo di questi sintomi, ma lascio tranquillamente agli altri la libertà di pensare diversamente.
 
Sono anche disposto a giustificare l'accusa di scarso spessore politico, perchè non mi è mai passata per la testa l'idea di "fare politica", io non voglio "fare politica", mi interessa invece analizzare i dispositivi di disciplina legati al corpo e alla mente e rendere partecipi i cittadini di questi meccanismi. Mi piacerebbe che le persone fossero consapevoli di come il controllo su di loro passi attraverso la manipolazione delle emozioni, la strutturazione del futuro e perfino attraverso la modificazione della memoria. Amore per la complessità, niente di più.
 
Quello che invece un po' mi fa sorridere e un po' m'infastidisce è che una persona che non conosco e con cui non ho mai avuto il piacere o il dispiacere di parlare, si arroghi il diritto di deprimere il mio spessore intellettuale.

Non che la cosa mi tolga il sonno, naturalmente, ma avrei preferito che il signor Orsini, persona evidentemente colta, argomentasse con più efficacia la fine dei suoi conti con la storia. Per pulirsi la coscienza non basta aver "concretamente dimostrato la vicinanza della Destra al popolo israeliano", queste sono riflessioni che fanno solo tenerezza.

Ok, non date più la caccia agli ebrei, e allora? Bisognerebbe comprendere che non è sufficiente che certe cose non succedano più agli ebrei, è necessario che non succedano mai più in assoluto. Quello che avete fatto ieri agli ebrei oggi lo state facendo ai palestinesi o agli iracheni (una parte, metà o tutto un popolo non importa). E non va affatto bene.
 
 
*onsigliere comunale PRC Ascoli P

16/02/2006





        
  



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