Tutto da rifare! L’immeritata, quanto amara, sconfitta interna con la capolista Maran Spoleto (che ha fatto seguito, purtroppo, allo strettissimo pareggio esterno di Pescara), obbliga la Sangiorgese di mister Giordani a non sbagliare più.

E la vittoria sul filo di lana del Palextra Fano sabato scorso, inutile negarlo, ha complicato ulteriormente i piani della società di Via della Repubblica, che ora si trova ad inseguire, e considerando anche le possibili insidie dell’ultimo turno del torneo, proprio nell’arena Fanese (il Palextra, infatti, gioca le sue gare interne all’aperto e su terreno sintetico). Arrivare a quel punto con i giochi ancora aperti potrebbe essere davvero rischioso, anche se il 4-0 maturato dai rivieraschi all’andata è vantaggio di non poco conto.

Però, onde rischiare, meglio cautelarsi (anche se si dovrà contare anche su almeno due passi falsi del team allenato da Osimani, che comunque deve ancora affrontare le prime due della classe); e a partire da subito, dalla gara con l’altra fanese, l’Alma Juve, formazione abbordabile sulla carta, ma da tenere in giusta considerazione, anche visti i tanti giovani talenti di cui dispone.

Chiaro, sul terreno di gioco dell’Alma, i ragazzi del patron Trasatti non dovrebbero aver problemi a far propria l’intera posta in palio. La forza del gruppo, l’enorme distacco in graduatoria e l’ottima prestazione offerta sabato scorso di fronte alla Maran, lascerebbero pochi dubbi.

Ma, onde evitare una nuova Forlì, la massima concentrazione sarà d’obbligo. Ci vorrebbe una Sangiorgese stile Gubbio, capace quindi di chiudere come in terra umbra i conti già al termine dei primi 20’; in modo tale da far rifiatare i talenti a dospisizione. Ma questo, ovviamente, mister Giordani (vecchia volpe!) lo sa molto bene. Difficilmente la Sangio fallisce due volte di fila. Allacciamoci le cinture quindi: la rincorsa alla terza posizione sta per ricominciare!