Giovanni Gaspari candidato ufficiale dell'Unione per le Amministrative
San Benedetto del Tronto | Legalità. Trasparenza. Partecipazione. I punti cardini del suo programma. Da subito una serie di incontri con le diverse realtà citttadine. "Amo questa città dal profondo del cuore".
di Carmine Rozzi

Da sin: Menzietti, Gregori, Gaspari, Narcisi, Manfroni, Poliandri, Canducci, Vallorani.
“Occorre ritrovare legalità, trasparenza e partecipazione”. Queste le prime parole del candidato (questa volta è ufficiale) unico dell'Unione Giovanni Gaspari. Dopo aver ringraziato tutti i segretari e responsabili dei partiti presenti dichiarandosi onorato di tale investitutura l'esponente dei DS non si nascondeva l'importanza e la portata di questa nomina visti gli impegni e le scadenze che aspettano una città come San Benedetto tutt'ora priva di una amministrazione democraticamente eletta.
Secondo Gaspari occorre ritrovare la legalità restituendo alla cittadinanza quel ruolo di partecipazione attiva che le era stata negata per decisioni che spesso non hanno avuto il completo avvallo della trasparenza. “Invito e sfido tutti i prossimi candidati a dichiarare apertamente quali interessi li portano a scendere in campo. Da dove partono e dove vogliono arrivare”.
Per l'esponente dei DS è finito e superato il tempo delle polemiche. Ora occorre guardare alle prossime importanti scadenze. Prima fra tutte questa finanziaria che definisce da “lacrime e sangue” ed il suo “patto di stabilià” che per la città significa apportare tagli traumatici ad importanti settori che sono i fattori trainanti dell'economia cittadina come turismo, sport e cultura.
Rivalutare e ridare slancio al turismo, al commercio, al terziario avanzato. Punti fondamentali per rilanciare l'economia cittadina che l'Unione deve impegnarsi a portare avanti “aprendosi alla città”. Rispondendo ad una frase riportata da un esponente di CentroDestra secondo la quale la candidatura di Gaspari sarebbe una scelta “mediocre” lo stesso ribatte che “Non ho nessuna ambizione di esser un Coppi che se ne va tutto solo in fughe solitarie. La mia ambizione è di traghettare insieme a tutta l'Unione una nuova e giovane classe dirigente del CentroSinistra verso la responsabilità di amministrare una città importante e bisognosa di rinnovamento come la nostra”.
Ritornava sulla faccenda dei Prusst sottolinenado con forza che è stata una scelta consapevole a cui però la cittadinanza ritenne di dover rispondere no. “Bene. Abbiamo da tempo riconosciuto ed accettato quel verdetto. Ora occorre ripartire dal quel no”. Nessuna risposta polemica né al Comitato né allo stesso Benigni aggiungendo solo che :”Non abbiamo né voglia né tempo di alzare i toni. Anzi più cercheranno di elevarli e più li abbasseremo”.
“Amiamo questa città dal profondo del cuore. Nel duecentenario per la morte di Mazzini facciamo nostro il suo trattato sull'etica che deve guidare ogni buon amministratore inziando dai doveri prima di passare ai diritti”.
Gregori (DS) nell'ufficializzare la candidatura di Gaspari a nome dell'Unione faceva notare che essa è stata il risultato di un lungo lavoro di sintesi all'interno dei partiti non solo a livello di segretari ma anche di iscritti per cui l'accusa di intese più o meno sottobanco o di interessi non hanno motivo di esistere. Poliandri (Rep.Europei) rivendicava il clima di “pari dignità” dei partiti che ha contraddistinto il lavoro di sintesi. Manfroni (Margherita) metteva il dito sull'importanza per l'Unione di portare avanti un comune progetto politico in cui altri (Comitato) si sono auoesclusi non riconoscendosi in esso.
Per Vesperini (SDI) la candidatura avanzata (Narcisi) era a supporto di un progetto da realizzare insieme. Quindi non per dividere ma per unire. A Canducci (Verdi) basta la promessa fatta da Gaspari di non riprendere i Prusst in quanto, secondo i Verdi, strumento alieno alla progettazione di un futuro Prg, Secondo Merlonghi (Italia Valori) il vero lavoro inizia ora che si dovrà icominciare a parlare di programmi e scelte prioritarie. Vallorani (Rifondazione) rimanda a quella “Carta di intenti” già resa nota come strumento di coesione alla quale anche il Forum e lo stesso Comitao Benigni avevano a suo tempo aderito. Da lì si può ripartire per cercare di non disperdere e recuperare alleanaze e convergenze utili alla causa del CentroSinistra: compreso il Comitato Benigni.
Per Narcisi (Sdi) non tenere le Primarie è stato tuttavia un grave errore perchè poteva suggellare definitivamente con un consenso popolare la figura di Gaspari come candidato unico. Ma si rimetteva, abbracciando lo stesso Gaspari, alla decisione unanime delle forze della coalizione dichiarandosi parte integrante del risultato fin qui raggiunto pur annunciando una lista dell'intera area socialista per le prossime elezioni.
Unici assenti, più o meno giustificati, Calvaresi (Lista Calvaresi) per improrogabili impegni di lavoro e Addari (Forum). Al riguardo di quest'ultimo lo stesso Gaspari “A costo di essere smentito”si diceva sicuro che la posizione dell'esponente del Forum era in perfetta sintonia con quella del resto dell'Unione.
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04/01/2006
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