Giornata della memoria
San Benedetto del Tronto | Anche gli italiani coinvolti nella follia collettiva. Il giornalista Rai Fausto Segni al consiglio comunale aperto.
Uno dei momenti più toccanti del Consiglio provinciale aperta tenutosi a S. Benedetto venerdì 27 gennaio per celebrare la “Giornata della memoria” si è avuto quando uno dei relatori, Fausto Spegni, giornalista RAI da sempre impegnato in reportages a carattere sociale, oggi direttore della sede marchigiana dell’emittente di Stato, ha mostrato ai tantissimi studenti intervenuti due estratti dì nascita, il suo e di una sua carissima amica e coetanea. Sul suo era scritto chiaramente “razza ariana”, su quello dell’amica “razza ebraica”.
“Il dramma è - ha spiegato Spegni — che dal 1938, anno di promulgazione delle leggi razziali, nessuna norma ha abolito quella classificazione e a tutt’oggi la mia amica deve leggere sul suo estratto dell’atto di nascita la dicitura “di razza ebraica”.
E’ per questo che il ricordo di quel terribile periodo non può essere archiviato come mera celebrazione, ma che tutti devono capire, soprattutto i giovani, che quella follia è avvenuta tra persone normali e pertanto può sempre ripetersi.
“La classificazione delle persone in base alla razza, un fatto che scientificamente non esiste — ha aggiunto Spegni- è parte di una minaccia tuttora in vita, quella di etichettare le persone con l’obiettivo di marginalizzarle, di dare una parvenza di autorevolezza al terribile concetto che tu sei diverso da me. E’ accaduto per gli ebrei, è accaduto e accade per gli omosessuali, i neri e cosi via”.
E che gli italiani non siano stati estranei alla “shoah” lo hanno mostrato le immagini e i video proposti da Spegni: italiani protagonisti nel bene e nel male, come dimostra la storia delle certificazioni, o il numero di italiani che per soldi consegnarono ai nazisti gli ebrei nascosti o, dall’altro lato, quelli che compirono piccoli grandi gesti di eroismo per salvare tante vite dai forni crematori.
La relazione di Spegni è stato il momento culminante della giornata che ha visto la partecipazione di tantissimi studenti delle scuole provinciali e che ha visto, dopo i saluti del presidente della
provincia, Massimo Rossi e del Presidente del Consiglio provinciale Giulio Saccuti, anche gli interventi di Tito Alessandrini, presidente provinciale ANPI, e Costantino Di Sante, presidente dell’Istituto provinciale per la storia del movimento di liberazione delle Marche e dell’età contemporanea di Ascoli Piceno.
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30/01/2006
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Betto Liberati