Constantini sul degrado Sentina
San Benedetto del Tronto | L'esponente del Movimento Giovani Udc esprime il suo parere sullo stato di abbandono in cui versa la riserva naturale.
di Dr. Costantino Costantini *
"E' evidente lo stato di abbandono che caratterizza da sempre l'intera area della Sentina, che, a causa delle disattenzioni dei decenni passati, è diventata un'area impraticabile a quanti avessero voluto apprezzare e rispettare le sue qualità naturali, diventando invece una zona da evitare. A seguito della mancanza storica del livello minimo di cura, la zona attualmente riconosciuta come riserva naturale è
in concreto una zona riservata a quanti intendono compiere attività poste ai margini della legalità, nonostante la rara bellezza naturalistica del luogo.
Questa palese contraddizione assomiglia molto a quella che si vede nelle periferie delle città,
almeno per le cause che la determina: cioè la mancanza storica di cure e attenzioni per tutto ciò che è posto in periferia. Lo stato di degrado e totale abbandono è talmente evidente che, al fine di porvi rimedio, basterebbe adottare semplici misure concrete, a prescindere dalla creazione di appositi enti di gestione con cui si corre il rischio di aggiungere altre contraddizioni (costi di gestione elevati e
ritardo nella realizzazione di misure reali).
E' sufficiente spingersi in una passeggiata lungo il bagnasciuga in direzione sud per notare che il primo ostacolo si incontra con il fosso collettore che scarica a mare acqua dall'aspetto poco
piacevole e maleodorante, che ci costringe a immergere i nostri piedi in essa per oltrepassarlo. In questo caso almeno una piccola passerella in legno sarebbe di aiuto.
Inoltre non sarebbe il caso di verificare che in esso non confluisca qualche scarico abusivo? Poco più avanti si incontra una vecchia tubazione in cemento (di grande dimensione) che ci ostacola il cammino oltre che la vista. Si incontrano anche fondamenta in cemento armato che affiorano dal mare. Per non parlare della foce del Tronto che al momento è impraticabile e irraggiungibile e che invece andrebbe rivalutata come attrattiva turistica per San Benedetto.
Spesso, durante le mattine estive, mi è capitato di notare una scia schiumosa di colore marrone che si protrae in mare fino all'orizzonte, che, sospinta dalla corrente marina, a volte avanza lentamente in direzione nord disaggregandosi, ciò che di certo non migliora la qualità dell'acqua del nostro litorale.
Auspico che il vivo interesse di questi ultimi tempi per la Sentina si trasformi presto in valide iniziative concrete rispettose delle sue ricchezze naturali che non bisogna sciupare, in modo che Porto d'Ascoli possa colmare il ritardo accumulato negli ultimi decenni in termini di aree verdi attrezzate, parcheggi e servizi pubblici: a tutto vantaggio della qualità dell'offerta turistica di San Benedetto e della nostra qualità della vita."
* Movimento Giovanile UDC
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30/01/2006
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