On the road e provincia insieme per le vittime della tratta
Ascoli Piceno | Un progetto ad hoc, con listituzione di un casa di prima accoglienza, per favorire il recupero e il reinserimento degli immigrati nei paesi dorigine.
“Costruire un territorio più vivibile e giusto in un mondo più vivibile e giusto”. Questa l’ambizione, neanche tanto utopica, del presidente della provincia Massimo Rossi in relazione al progetto di prossima attivazione teso a favorire il recupero e il rientro in patria degli immigrati, soprattutto donne, vittime di tratta nel territorio provinciale e il loro effettivo re-inserimento socio-economico.
Un progetto supportato, dal punto di vista finanziario, da un sostanzioso contributo del ministero degli interni e finanziato anche dalla regione Marche. La provincia di Ascoli, ente promotrice del progetto, oltre che con la sua quota di cofinanziamento contribuisce alla realizzazione degli interventi mettendo a disposizione e ristrutturando uno stabile che sarà destinato alla creazione di un centro di prima accoglienza.
L’associazione On the road, da sempre in prima linea nel combattere ogni forma di violazione dei diritti umani, è l’ente attuatore dell’intervento. “La tratta degli esseri umani – spiega Marco Bufo, coordinatore di On the road – è un fenomeno che si manifesta in modi occulti ma che in certi casi si tocca con mano. In un contesto così variegato l’intervento dovrà fornire risposte diversificate, che vadano incontro alla specificità di ogni storia”.
Il progetto, che come spiega l’assessore alle politiche sociali Licia Canigola trova la sua collocazione nel filone dei progetti volti all’integrazione sociale e lavorativa di immigrati in difficoltà, si concentrerà nel portare un aiuto concreto a donne e minori vittime di tratta, cercando gradualmente di ricostruire con i paesi d’origine reti istituzionali e informali per garantire un rientro in tutta sicurezza.
Diverse le tappe dell’intervento: dall’individuazione delle vittime al primo aiuto grazie all’attivazione di uno sportello ad hoc e il successivo inserimento in uno spazio protetto, la casa di prima accoglienza. Quindi l’azione finale è quella di riallacciare i rapporti con i paesi di origine (l’Albania e la Nigeria saranno coinvolti nel progetto) per il reinserimento finale in contesto sicuro e accogliente.
|
24/01/2006


Altri articoli di...
Politica
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
Via libera alla variante al Piano Particolareggiato di Recupero del Centro Storico (segue)
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
Grandi e medi investimenti, chiesto il triplo delle agevolazioni disponibili (segue)
Al via il progetto sulla sicurezza urbana e sulla legalità (segue)
Ascoli Piceno
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
800.000 euro per le scuole (segue)
Tre milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (segue)
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
Il recupero della memoria collettiva (segue)
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer

Una serata di emozioni e scoperte

Betto Liberati